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Cima

Da Olbia un aiuto per l’Ucraina: «A scuola di umanità»

Da Olbia un aiuto per l’Ucraina: «A scuola di umanità»

| il 17, mar 2022

Medicinali, cibo per bambini e adulti, vestiario. La solidarietà per i profughi ucraini via via spinti a Ovest dall’invasione russa iniziata il 24 febbraio scorso, è cresciuta veloce a Olbia. Tanto che in soltanto sette giorni gli aiuti raccolti dagli olbiesi per l’Associazione OCI hanno dovuto cercare tre diverse sistemazioni: gli spazi non bastavano più.

Tiziana Oggianu, Segretaria provinciale Autoscuole Unasca racconta una storia di solidarietà che ha mobilitato una comunità, messo insieme tanti volontari, scuola, impresa, logistica e trasporti. Una storia che nasce dall’incontro di persone comuni che lontane dal Paese d’origine tengono vive le proprie radici, una storia che inizia con un nome: Yulyia.

«OCI sta per Organizzazione Cittadini Immigrati – spiega Oggianu -, tre donne dell’associazione, Marina, Lidia e Vira, si sono occupate della burocrazia tra ambasciate man mano che crescevano i pacchi di medicinali, scatolame e anche vestiario che non è un bene urgente al momento. All’inizio ho messo a disposizione come punto di raccolta un’aula delle mie autoscuole, dopo un paio di giorni abbiamo spostato tutto nel capannone dell’azienda di mio padre, fino al Delta Center messo a disposizione dall’imprenditore Gavino Murrighile».

La logistica è stata seguita da Mauro Demartis, che ha organizzato le squadre di lavoro dei volontari. lui ha gestito tutto indicando alle squadre cosa e come fare. Oggianu ha messo in rete i suoi contatti professionali perché il trasporto potesse arrivare a destinazione. L’azienda Lucianu Trasporti ha subito messo a disposizione un autoarticolato, Grimaldi Lines ha coperto il costo del traghetto da Olbia al Continente, il Gruppo Codognotto trasporti ha preso in carico il tragitto sino al confine polacco con l’Ucraina e Unasca ne ha coperto interamente i costi.

La gara di solidarietà, però, non si è fermata. C’erano 32 bancali per un totale di 30 tonnellate di merce da caricare sul Tir. «Con i ragazzi dell’istituto professionale IPIA abbiamo completato la preparazione dei 32 bancali. I ragazzi sono stati bravissimi. Il loro preside Gianluca Corda ha detto loro che avrebbero imparato una materia nuova: che sarebbero andati “a scuola di umanità”».

Medicine e alimenti per bambini e adulti ormai pressoché introvabili in Ucraina sono partiti il 10 marzo e sono arrivati a Przeworsk in Polonia; il vestiario era meno urgente e per ora rimane a Olbia. Dal confine polacco, infine, il carico è stato consegnato alla Croce Rossa Internazionale per arrivare poi a Drohobyč in Ucraina martedì scorso.

«Siamo pronti con un nuovo carico di aiuti, abbiamo circa 20 pedane pronte e raccoglieremo viveri fino a domenica 20 marzo che poi partiranno verso l’Ucraina» aggiunge Oggianu.

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