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Decreto Trasporti, l’audizione delle Autoscuole Unasca in Senato

Decreto Trasporti, l’audizione delle Autoscuole Unasca in Senato

| il 28, giu 2022

Patenti scadute da oltre cinque anni: preferibile la sospensione alla revoca. Esaminatori: salvaguardare i diritti acquisiti dei 500 dipendenti del MIMS che pur abilitati dopo aver seguito corsi di formazione aver sostento un esame sono stati tolti dai turni operativi per via della norma che non ha tutelato i diritti acquisiti prima del 16 giugno scorso. E infine, guide certificate anche per le patenti per ciclomotori e moto in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale. Questi tre punti cardine dell’intervento del Segretario nazionale Autoscuole Unasca Emilio Patella all’audizione in 8^ Commissione del Senato martedì 28 giugno.

Sicurezza stradale, Codice della strada, mobilità sostenibile e i servizi erogati della Motorizzazione, anche in vista di una semplificazione amministrativa e di un passaggio al digitale. Temi e occasioni ricorrenti per le proposte che Unasca mette a disposizione del sistema della mobilità. Uno sforzo che purtroppo nelle ultime due Legislature non ha prodotto una modifica organica del Codice della Strada. «Una situazione che ci ha portato di fatto a rincorrere tutti i provvedimenti normativi possibili per cercare di affrontare e risolvere problematiche e avanzare proposte per migliorare la qualità dei servizi della mobilità, aumentare la sicurezza stradale e centrare gli obiettivi posti dai “Piani nazionali di sicurezza stradale”», ha ricordato il Segretario nazionale Patella. Martedì 28 giugno, l’occasione era data dall’audizione sul Disegno di Legge 16 giugno 2022 n. 68, noto come Decreto Trasporti, che ancora una volta modifica il Codice della strada.

«L’articolo 7 del Decreto introduce interessanti novità – ha detto Patella in Commissione –. Ci preme evidenziare un aspetto a nostro avviso incongruente, che porterà a ricorsi di illegittimità se non verrà corretto: la procedura per chi ha la patente scaduta da oltre 5 anni e che deve dimostrare di essere ancora in possesso dei requisiti tecnici per poter circolare. Nel testo del Decreto si prevede la revoca della patente di guida in caso di assenza nel giorno in cui l’esame è stato prenotato. Un provvedimento eccessivo e che contrasta con il legittimo impedimento. A nostro avviso sarebbe opportuna la sospensione della patente che inibisce la circolazione fino al momento in cui il soggetto non si presenti alla prova di esame».

L’ altro punto che le Autoscuole Unasca giudicano critico riguarda l’articolo 8.

«Dopo interrogazioni parlamentari, audizioni del Ministro e del Direttore generale della Motorizzazione presso la Commissione Trasporti della Camera che hanno evidenziato la drammatica carenza di personale e i cronici ritardi in tema di revisioni di veicoli ed esami per il conseguimento della patente di guida e delle abilitazioni professionali, il DL in questione non prevede nuove assunzioni, concorsi straordinari incentivi per il personale o soluzioni alternative. È vero che la modifica all’articolo 121 del Codice della Strada prevede che gli esami per le patenti di guida e le abilitazioni professionali possano essere effettuati da tutti i dipendenti del MIMS e non più esclusivamente da dipendenti dell’ex Dipartimento per i trasporti, come a lungo richiesto da Unasca e più volte proposta dal Parlamento. Ma la scrittura di questa norma ha provocato un effetto nefasto perché non si è curata di salvaguardare i diritti acquisiti di coloro che in questi anni hanno frequentato i corsi di formazione e superato gli esami di abilitazione come esaminatori pur non appartenendo al Dipartimento trasporti terrestri, sulla base di disposizioni precedentemente emanate dall’Amministrazione; con il risultato che 500 dipendenti del MIMS abilitati alla funzione di esaminatore prima della pubblicazione del 16 giugno sono stati tolti dai turni operativi, con decine di sedute di esame di guida già programmate che sono state annullate, provocando disagi a centinaia di aspiranti conducenti e alle autoscuole» ha proseguito Emilio Patella.

Infine, gli obiettivi del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2020/2030 che puntano a un investimento ideale e fattivo sul fattore umano. A questo proposito, il Segretario nazionale Patella ha ribadito il ruolo di “agenzia formativa” che l’autoscuola deve presidiare e potenziare, dagli effetti sulla guida dell’uso di droghe a quello dei cellulari, alle responsabilità civili e penali legate alla circolazione stradale.

«Per coerenza, siamo a chiedere di valutare una modifica dell’articolo 122 comma 5-bis del Codice della Strada, che preveda un numero di ore di guide certificate anche per le patenti AM, A1, A2 e A in linea con l’obiettivo del PNSS rivolto ai veicoli a motore a due ruote. Sostituendo la guida in condizione di visione notturna, che crea notevoli difficoltà nella stagione estiva, con “guida sostenibile” rivolta cioè all’apprendimento alla guida su veicoli a motori alternativi, rispettosa dell’ambiente e volta ad utilizzare gli
ADAS e le più moderne tecnologie», ha concluso Patella.

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