Documento unico, traguardo per UNASCA
ilTergicristallo.it | il 11, Apr 2019
Cambiamento epocale per gli Studi di consulenza: il passaggio dal cartaceo al lavoro tutto in digitale. Il primo di luglio, parte la fase sperimentale del Documento unico di circolazione che diventerà poi routine dal primo di gennaio del 2020.
«Già da anni siamo all’avanguardia da questo punto di vista – spiega Yvonne Guarnerio, Segretario nazionale Studi di consulenza automobilistica UNASCA -, 25 anni fa già usavamo l’informatizzazione, siamo stati i primi. E oggi siamo arrivati al digitale. Sarà un procedimento che stravolgerà la quotidianità, anche per le amministrazioni pubbliche. Carta di circolazione e Certificato di proprietà in un solo documento. È un cambiamento epocale e un risultato raggiunto dopo quasi 20 anni, un parto molto lungo. Ma l’importante è essere arrivati».
Cruciale, ora, sarà l’adesione al rodaggio di tre mesi voluto e auspicato dal Ministero. Quel che andrà affinato nel sistema, lo si scoprirà, lo si metterà alla prova e lo si perfezionerà solo davanti al terminale. «Inviteremo tutti i nostri soci ad approcciarsi ai nuovi sistemi – prosegue Guarnerio -, è un modo per far capire alle pubbliche amministrazioni che i sistemi funzionano con tutti gli applicativi nuovi ed è un modo per noi di iniziare un po’ alla volta. Dal primo di ottobre sarà obbligatorio lavorare su questi applicativi. Dal 1° luglio al 31 dicembre continueremo a emettere carte di proprietà come oggi, ma sarà iniziato il processo per non trovarci impreparati il 1 gennaio».
Cosa cambierà per gli automobilisti? «Già oggi gli Studi – conclude Guarnerio – sono in grado di dare i due documenti, le vite quotidiane dei cittadini comuni non cambieranno di molto. L’unica variante per il cittadino è che ne richiederà uno solo. Di costi ancora non siamo in grado di parlare, il decreto tariffe non è ancora stato discusso, lo si farà l’anno prossimo. Quel che è certo è che siamo arrivati al livello degli altri Paesi europei. Credo che la digitalizzazione porterà benefici anche per la pubblica amministrazione. La presenza giornaliera degli operatori professionali negli uffici provinciali diminuirà: il personale della Motorizzazione potrà investire le forze, che sono scarse, a occuparsi di procedure e settori dove c’è ancora bisogno della figura del dipendente pubblico. È una partita che stiamo giocando, sia noi come soggetti privati sia la Pubblica Amministrazione, il cittadino potrà beneficiare di non trovarsi più la prenotazione di revisione a distanza di mesi, ma di poterla effettuare nei tempi previsti, così come gli esami per le patenti».