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lunedì 11, Novembre 2024

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Cima

Formazione, Scania dà il benvenuto a Unasca

Formazione, Scania dà il benvenuto a Unasca

| il 02, Set 2019

Su strada viaggia una tecnologia che non si era ancora fermata davanti alle Autoscuole. La partnership tra UNASCA e Italscania mette perciò a disposizione degli insegnanti istruttori i mezzi più moderni e sicuri per trasmettere alta qualità nella formazione delle patenti superiori e della Carta di qualificazione del conducente. Un accordo pionieristico, frutto di una solida intesa professionale e umana tra Emilio Patella, Segretario nazionale delle Autoscuole UNASCA e Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore delegato di Italscania.

Si insegna ciò che si guida. Merci o passeggeri, è l’autotrasporto che rappresenta oggi lo standard della sicurezza stradale. Ma alta tecnologia significa costo alto del veicolo. Fattore, questo, che tiene distante la maggior parte delle autoscuole dai mezzi più recenti e innovativi. Lo sviluppo tecnologico, inoltre, stacca di qualche lunghezza i quiz ministeriali con l’effetto che si finisce per insegnare quel che non si guida più. A riavvicinare autoscuole, Ministero e tecnologia, provvede l’intesa siglata tra UNASCA e Italscania che ha permesso con la regia del Centro Studi Cesare Ferrari il 19 e il 20 giugno scorsi a circa cento insegnanti istruttori di provare su strada, a Trento, i nuovi dispositivi Eco-roll, il LDW o il AEB sui trattori SCANIA diesel di ultima generazione, tra cui il classico V8, alimentati a LNG, e infine alla guida del Scania Touring, il bus granturismo del marchio svedese.

Sistemi di assistenza alla guida e di sensori in dotazione ai veicoli SCANIA che permettono di ottenere il massimo del rendimento del mezzo con il minimo sforzo, perché tra il piede del conducente e l’asfalto, oggi ci sono variabili come il consumo di carburante, i costi aziendali del trasporto, la sostenibilità ambientale dell’intera filiera logistica, la qualità della vita del conducente, la sicurezza del trasporto e degli utenti della strada. Variabili che la tecnologia tiene sotto controllo e aiuta a ottimizzare, ma che per troppo tempo è rimasta solo un elenco di acronimi nei manuali. E mentre le aziende di autotrasporto Per far capire, occorre prima provare. E così è stato.

Prova su strada e lezione teorica, precedute da una introduzione al mondo SCANIA: dalla costante innovazione tecnologica in 128 anni di storia industriale, alla centralità dell’autotrasporto nella filiera della logistica, passando per “platooning” e sostenibilità ambientale. Non si tratta marketing, ma di scelte industriali: i motori Euro6 sono stati introdotti di serie da SCANIA con due anni di anticipo sulla normativa europea. Ad ascoltare, in aula, assieme agli insegnanti istruttori UNASCA anche Pietro Marianella e Francesco Foresta, della Divisione 5 della Direzione Generale della Motorizzazione. Le domande seguono in modo fluido all’esposizione dei valori che ispirano i risultati tecnologici raggiunti da SCANIA. Nel clima informale

I master driver di SCANIA aprono le calandre, spiegano la valvola del serbatoio di gas liquido, ripetono il basilare aggancio del semirimorchio sulla ralla, passano al radar di bordo e alla telecamera sopra il parabrezza per il controllo della distanza di sicurezza e il recupero della carreggiata.

Su strada, gli insegnanti istruttori di UNASCA sono affiancati dai master driver SCANIA e familiarizzano cono il Driver Support, che permette di visualizzare sul cruscotto l’effetto di frenate, accelerazioni e cambi marcia in termini di consumo di carburante. Nel traffico della zona industriale di Trento non c’è bisogno di testare l’efficacia del LDW (Lane Departure Warning) che avvisa il conducente quando il veicolo è sul punto di superare le linee di demarcazione stradale, mentre invece i driver di SCANIA fanno capire agli istruttori UNASCA quanto importante si riveli su strada il sistema AEB (Advanced Emergency Brake) che utilizza in combinata telecamera e radar per evitare collisioni con altri veicoli. Di ritorno dalla guida, gli ingegneri in aula illustrano i segreti tecnologici dei motori e della trasmissione, spiegano il principio di composizione modulare su cui tutti i modelli SCANIA sono costruiti, le squadre si scambiano i mezzi e le impressioni di guida.

«Sono molto soddisfatto di questi primi corsi a cui ne seguiranno altri in ottobre – dichiara Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole UNASCA -. L’obiettivo è quello di rendere più attuali le materie e gli argomenti della formazione in autoscuola, in modo da immettere nel mondo dell’autotrasporto giovani preparati e aggiornare i conducenti che già circolano per una mobilità sempre più sostenibile. È una richiesta che arriva in modo esplicito proprio dal mondo dell’autotrasporto, che riconosce le autoscuole come parte essenziale di una filiera di tecnologie e formazione sempre più complessa. In questo percorso, il primo passo è aggiornare i formatori delle autoscuole. Un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire».

L’accordo è nato ed è arrivato a compimento sulla scorta di due fattori: la filiera dell’autotrasporto da un lato e le autoscuole dall’altro. Franco Fenoglio rimarca ad ogni occasione pubblica la centralità per l’economia globale e italiana del trasporto su gomma. Eppure mancano all’appello almeno 20 mila conducenti che padroneggino tecnologie elettroniche e digitali e sappiano usare il semirimorchio come un vero e proprio magazzino dove carico e conto economico trovano posto assieme. Inoltre, c’è bisogno di circa 5 mila meccanici specializzati. Questo è lo scenario per i prossimi cinque anni; mentre i numeri di oggi dicono che è di 13,5 anni l’età media dei mezzi circolanti in Italia e che il 63,1 % del parco veicolare è ante Euro4. «Noi siamo parte del problema, vogliamo essere parte della soluzione», sintetizza Franco Fenoglio a proposito dell’impatto ambientale dell’autotrasporto.

Alle autoscuole, cui le case automobilistiche chiedono di aggiornare velocemente le competenze per formare conducenti pronti a gestire il camion, non più solo a guidarlo. Questa nuova fase, di incontro tra domanda e offerta di competenze è iniziata il 19 e 20 giugno e si ripeterà l’1 e 2 ottobre prossimi.

«Con i veicoli di nuova generazione sono stati fatti grandi passi avanti dal punto di vista dell’innovazione – dice Franco Fenoglio, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania -, le case costruttrici di veicoli industriali come SCANIA hanno fatto grandi investimenti per offrire mezzi all’avanguardia sia dal punto di vista della sicurezza che della sostenibilità. Con UNASCA abbiamo fortemente voluto organizzare queste giornate di formazione per consentire agli istruttori delle scuole guida di aggiornarsi sulle nuove tecnologie, conoscere da vicino le innovazioni che contraddistinguono il mondo del trasporto e la visione futura di questo settore, così da consentire loro di formare al meglio i nuovi conducenti di autobus e veicoli industriali».

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