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giovedì 21, Novembre 2024

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Cima

Friuli: boom di richieste per la patente AM

Friuli: boom di richieste per la patente AM

 Troppe richieste per ottenere la patente AM, il documento che sostituisce il vecchio “patentino”. Tra i mesi di luglio e agosto si è registrato un boom di richieste e a rendere noto il dato è la stessa Motorizzazione, che ritiene, tuttavia, di aver fornito una più che buona risposta all’utenza, raddoppiando il servizio in tempo reale con l’incremento di sedute d’esame straordinarie e richiamando alcuni dipendenti a un surplus lavorativo durante il mese di agosto, mese in cui gran parte del personale pubblico prende le ferie. «Abbiamo ricevuto un incremento sostanziale di domande d’esame per questa tipologia di patente, già a partire dal mese di luglio e soprattutto in agosto», riferisce l’assessore alla Motorizzazione civile Marco Quai – e abbiamo immediatamente potenziato il servizio aprendo delle sedute straordinarie per cercare di soddisfare tutte le richieste. In condizioni ordinarie – afferma Quai –, l’offerta di esami di teoria è di almeno 48 posti al mese, a fronte di una richiesta effettiva inferiore al 50% delle disponibilità, tanto che a giugno su 60 posti disponibili, solo 24 sono stati prenotati, a luglio ne sono rimasti disponibili 12». Agosto è stato un mese clou per gli esaminandi, tanto che la motorizzazione ha pensato bene di raddoppiare le sedute, da due a quattro, mettendo a disposizione 96 posti, di cui 26 sono rimasti liberi, mentre a settembre potranno partecipare all’esame 120 persone e, a oggi, c’è ancora spazio per alcune prenotazioni. Peraltro, come sottolineano dalla motorizzazione «non ci sono state segnalazioni di disservizi presentate dall’utenza professionale sull’argomento, ma anzi, si è registrato un generale apprezzamento circa la velocità con cui si è provveduto a tamponare l’incremento di richiesta riscontrata». E lo assicurano anche alcune autoscuole di Udine e della Provincia che, anzi, definiscono il rapporto con la motorizzazione particolarmente «collaborativo» e ne sottolineano la disponibilità degli uffici. Sta di fatto che qualcuno però si è lamentato. E, forse, a «infrangere» i sogni di qualche studente, che pensava di approfittare della pausa dai banchi di scuola per ottenere il permesso di guidare il motorino, è stato il cervellone elettronico romano della Motorizzazione, che a luglio aveva fatto le bizze e aveva causato un blocco totale delle pratiche per una decina di giorni, provocando code, ritardi e disservizi.

(FONTE: Messaggero Veneto )

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