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martedì 8, ottobre 2024

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Immatricolazioni: i dati diffusi da ACEA

Immatricolazioni: i dati diffusi da ACEA

| il 17, Jan 2014

Positivo dicembre rispetto al 2012, ma dati negativi per l’intero 2013

Secondo i dati diffusi da ACEA sulle immatricolazioni di auto nei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA, dicembre ha segnato un +13% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con l’immatricolazione di 948.090 unità.

Il segno positivo riguarda anche l’Italia (+1,4%), anche se è andata meglio in Paesi come il Regno Unito (+23,8%), la Spagna (+18,2%), la Francia (+9,4%) e la Germania (+5,4%). Nell’intero anno 2013, invece, le immatricolazioni hanno subito una contrazione dell’1,8% rispetto al 2012, con 12.308.215 unità, e in Italia una contrazione del 7,1%.

“Il consuntivo 2013 – dichiara Roberto Vavassori, Presidente dell’ANFIA – mostra il Regno Unito in posizione di vantaggio, come secondo mercato europeo dopo la Germania, con volumi superiori del 10,8% rispetto a quelli del 2012 e la miglior performance annuale dal 2007, anno precedente l’inizio della crisi economica; la Spagna chiude l’anno a +3,3% e si prepara a migliorare ulteriormente i livelli di mercato nel 2014, grazie a un nuovo piano di incentivazione già annunciato dal Governo; Germania (-4,2%) e Francia (-5,7%) riescono a contenere le perdite più dell’Italia (-7,1%), che continua ad occupare l’ultimo posto nella graduatoria dei major markets.

L’Italia possiede un parco circolante tra i più vecchi in Europa, fenomeno che può dare un impulso alla ripresa delle vendite, se accompagnato da opportune politiche di rilancio.

Un mercato, il nostro, – ha proseguito Vavassori – che dovrebbe ormai aver toccato il punto di minima e che possiede un parco circolante tra i più vecchi in Europa, con un tasso di sostituzione delle vetture passato dal 6,3% del 2007 al 3,9% del 2012. Questo fenomeno è in grado di dare un impulso alla ripresa delle vendite, se accompagnato da opportune politiche di rilancio della domanda interna, ad esempio intervenendo su un carico fiscale divenuto insostenibile per gli automobilisti”.

È possibile scaricare il comunicato dell’ANFIA qui

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