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giovedì 21, Novembre 2024

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Cima

Mobilità sicura e sostenibile con il contributo della psicologia: se n’è discusso a Passariano (UD)

Mobilità sicura e sostenibile con il contributo della psicologia: se n’è discusso a Passariano (UD)

“Il benessere scorre sulle strade: mobilità sicura e sostenibile – il contributo della psicologia” è stato il tema del Convegno che si è svolto sabato 25 maggio scorso a Villa Manin di Passariano (Codroipo), organizzato dall’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia.
Il Presidente dell’Ordine, dott. Paolo Fusari, in apertura e nel corso dei lavori, ha sottolineato il contributo della psicologia nell’ambito della ricerca, della sperimentazione e dell’educazione al traffico. Fusari – si legge in un comunicato diffuso da “Smile Service” – ha ricordato che il Convegno sulla Psicologia del Traffico conclude l’importante evento organizzato dall’Ordine, la Settimana del Benessere Psicologco in Friuli Venezia Giulia e che i temi del benessere sulla strade si collegano fortemente a quelli del benessere più in generale delle persone. La dott.ssa Antonella Besa e il dott. Renzo Mosanghini, Consiglieri dell’Ordine hanno ripreso i temi e condotto il percorso di approfondimento sviluppato poi durante i lavori del Convegno.

Anche per gli psicologi il tema della sostenibilità nella mobilità è centrale ed urgente. Sostenibilità che deve essere economica, ambientale ma anche sociale, così come il muoversi è caratteristico della società e delle persone. Secondo il prof. Ralf Risser, Coordinatore della Task Force EFPA di Psicologia del Traffico (Vienna), la mobilità è un aspetto sociale che stranamente nella nostra società è affrontato con le tecniche dell’ingegneria. Così non tutto funziona al meglio, il traffico produce costi esterni notevoli e le infrastrutture non consentono molte alternative. Inoltre diamo per scontati i benefici del traffico privato motorizzato e continuiamo ad effettuare in auto il 50% dei tragitti sotto i 5km e il 15% sotto il chilometro, anche quando sarebbe più conveniente spostarsi in bicicletta o a piedi. La sostenibilità non può prescindere dal comportamento umano.

Max Dorfer, Psicologo del Traffico presso l’Azienda Sanitaria di Bolzano (figura che in Italia esiste solo in Alto Adige!), ha illustrato i trend nei più giovani. A livello europeo, nella fascia di età tra i 20 e i 29 anni, si nota una consistente diminuzione dell’uso dell’auto; in 10 anni (1997-2007), ad esempio, in Germania i patentati che dispongono di un’auto in famiglia sono scesi dall’83% al 72%, così come è diminuito dall’81% al 64% il ricorso all’auto negli spostamenti sotto i 50 km (nel 1976 erano il 95%); non si trovano però differenze tra chi ha l’auto e chi no come mobilità e vita sociale. Considerato che i giovani rappresentano la fascia di età più a rischio nella guida, inoltre, la diminuzione dell’uso dell’auto ha un grande effetto sul numero degli incidenti e relative conseguenze. Per i più giovani diminuisce anche la propensione al possesso esclusivo dell’auto non considerata più come un oggetto da possedere ma da usare, pertanto può essere condivisa.

Dato confermato anche dalla Prof. Maria Rita Ciceri, Direttrice dell’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell’Università Cattolica di Milano. La Prof. Ciceri ha affrontato poi le capacità umane e le difficoltà di riconoscimento dei pedoni a bordo strada (“I pedoni muoiono sulle strisce”, afferma).
Il tema della sicurezza è ripreso in modo pratico dagli Psicologi dott.ssa Manuela Bina e dott. Giovan Battista Tiengo, che hanno presentato l’esperienza concreta della moderazione del traffico nel Comune di Maniago (PN). Hanno ricordato che la velocità è sempre causa della gravità dell’incidente e che un pedone investito a 50 km/h muore nell’80% dei casi mentre a 30 km/h il rischio scende al 10%. Si discute ancora della necessità di avere servizi efficaci e quindi competitivi alle auto, determinante anche la disponibilità di informazioni (orari dei mezzi pubblici coordinati e accessibili, ad esempio, da smartphone oltre che alla fermata).

Nella successiva tavola rotonda la dott.ssa Laura Tamburini dell’Ufficio Scolastico Regionale FVG e il dott. Marco Travisani, Commissario Capo in Polstrada, hanno riferito con entusiasmo sul progetto “sicuraMENTE” destinato agli studenti di tutte le scuole, ma anche della necessità di affrontare sia la sicurezza che l’utilizzo intelligente del mezzo a motore.

Emilio Patella, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCA, ha ricordato la fondamentale importanza delle attività dello psicologo nella formazione e nella ricerca per la sicurezza stradale. Infine, Paolo Goglio, coordinatore nazionale del progetto NoiSicuri, ha sottolineato come non sia importante solo avere delle buone idee e dei buoni principi, ma che devono essere vendibili, in modo da poter essere attraenti per il mercato. In questo modo, anche la mobilità sostenibile può, oltre che essere un bel principio, una fonte di lavoro per gli psicologi in questo momento di crisi.

La locandina del Convegno

Udine_25mag2013.pdf

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