Multe europee: riscritta la direttiva
unasca | il 18, Mar 2015
A causa di un errore tecnico la precedente analoga direttiva 2011/82, recepita con il dlgs n. 37 del 4 marzo 2014, è stata bocciata con una decisione della Corte di giustizia del 6 maggio 2014.
Per un difetto di impostazione formale è stata riscritta la direttiva europea sulle multe. E in Italia c’è tempo fino al 6 maggio 2015 per recepire le nuove regole che, quando saranno operative, agevoleranno un miglior controllo dei veicoli stranieri. Lo ha evidenziato la direttiva 2015/413 (pubblicata sulla Guue il 13/3/2015). A causa di un errore tecnico la precedente analoga direttiva 2011/82, recepita con il dlgs n. 37 del 4 marzo 2014, è stata bocciata con una decisione della Corte di giustizia del 6 maggio 2014. Sono otto le tipologie di violazione sotto osservazione. Gli organi di polizia dovranno trasmettere telematicamente alla motorizzazione le richieste di dati relativi agli stranieri. Le autorità nazionali designate per lo scambio dei dati potranno accedere, tramite il punto di contatto, ai dati di immatricolazione dei veicoli, comprese le informazioni sui proprietari o titolari del mezzo. Una volta ottenuti i dati richiesti, dovrà essere inviata una lettera d’informazione che dovrà includere ogni informazione pertinente quale, in particolare, la natura dell’infrazione in materia di sicurezza stradale, il luogo, la data e l’ora dell’infrazione, il riferimento all’articolo del codice stradale violato, la relativa sanzione. Il proprietario sarà invitato a rispondere ad alcune domande sulla violazione accertata e dovrà essere reso edotto della possibilità di proporre ricorso.