Omicidio stradale: marcia indietro del Governo
unasca | il 28, Apr 2015
Tra gli emendamenti arriverà anche il raddoppio della pena per chi si sia visto revocare la patente, l’abbia di nuovo ottenuta ma venga trovato ubriaco alla guida, anche senza provocare incidenti e vittime
L’ergastolo della patente, sbandierato dal governo come massima forma di deterrenza per chi guida in maniera sconsiderata e irresponsabile, è sparito. Luigi Cucca, Pd, relatore del provvedimento nella commissione, spiega che alla fine si è arrivati a una mediazione. «Il primo emendamento sarà il mio: non sarà una sospensione della patente, ma una revoca». Bisognerà, insomma, rifare l’esame. La revoca scatterà anche se il reato di omicidio stradale fosse in parte lenito dalla condizionale. «E lo stop alla patente sarà comunque una sanzione accessoria di natura penale e non amministrativa». A deciderla sarà il giudice e non il prefetto come avviene adesso. «Attraverso una serie di meccanismi – insiste Cucca – oggi è possibile ridurre molto il tempo di sospensione. Con questa nuove norme no, sarà un magistrato a stabilire l’entità del periodo di sospensione.
Attraverso una serie di meccanismi oggi è possibile ridurre molto il tempo di sospensione. Con questa nuove norme no, sarà un magistrato a stabilire l’entità del periodo di sospensione
Comunque 12 anni mi sembrano già un periodo consistente, anche nei casi più gravi». Tra gli emendamenti, arriverà anche il raddoppio della pena per chi si sia visto revocare la patente, l’abbia di nuovo ottenuta ma venga trovato ubriaco alla guida, anche senza provocare incidenti e vittime. È un impianto, comunque, sempre molto distante da quelli che erano stati gli impegni del governo. «La verità ammette Cucca – è che la commissione è spaccata tra chi non vuol nemmeno sentir parlare di ergastolo della patente e chi invece la pretende». Una divisione che non risponde a nessuno schieramento: «Ognuno la pensa in maniera diversa, indipendentemente dalla sua collocazione politica». Anche io credo che questo “ergastolo” non passerebbe i vagli di costituzionalità: qualunque pena deve sempre recuperare, non escludere per sempre». Il nuovo testo aspetta ora gli emendamenti. L’obiettivo dichiarato: chiudere la partita entro la fine di maggio. Con l’approdo del testo alla Camera prima dell’estate.