Padova, Motorizzazione senza personale: “Ritardi e disagi”
ilTergicristallo.it | il 22, Mag 2018
L’articolo del Gazzettino di Padova dedicato ai ritardi e lungaggini delle pratiche presso la Motorizzazione Civile, con l’intervento di Luigi Veronese, Coordinatore interregionale triveneto per gli Studi di Consulenza automobilistica
Il problema chiave è la carenza di personale nelle motorizzazioni civili, Padova in testa, con pratiche che si sommano a pratiche e producono lungaggini e ritardi. Un problema che ha ripercussioni concrete anche sul mondo dell’economia, arrivando perfino a bloccare l’export del Veneto, ormai se sempre più ostaggio dei ritardi nei collaudi e nelle revisioni dei camion e dei mezzi pesanti. «La carenza di personale negli uffici della Motorizzazione civile – spiega Luigi Veronese, Coordinatore interregionale triveneto per gli Studi di Consulenza automobilistica Unasca- rischia di paralizzare l’economia in una fase cruciale per la ripresa del Paese. Partiamo dai collaudi. I mezzi pesanti sono indispensabili per le imprese, eppure oggi, quando tutto è, o dovrebbe essere, smart e veloce, accade che le sostituzioni dei pneumatici o gli allestimenti Adr, cioè l’accordo europeo sui trasporti internazionali di merci pericolose su strada, si prenotano ora per essere svolti a novembre. E’ semplicemente inaccettabile». L’aspetto paradossale messo in luce da Luigi Veronese è che il personale della Motorizzazione lavora fin troppo. Ma lavora sotto organico. «Faccio un altro esempio- prosegue Veronese-, i controlli su strada. Sono obbligatori per legge, ma per effettuarli bisogna spostare il personale, che è già poco negli uffici, su strada. E quindi significa accumulare ulteriori ritardi e continuare a rimandare i controlli. Ma questo significa soprattutto amplificare i problemi di sicurezza sulle strade, perché avremo più veicoli a rischio. Inoltre capita che alcuni tecnici di Rovigo vengano mandati per esempio a Modena o in altre province, che da Padova siano spostati a Vicenza in un continuo effetto domino. Ancora a Rovigo, qualche giorno fa, cercavamo l’addetto merci che invece era a Tarvisio». Il personale diminuisce a vista d’occhio con i pensionati che non vengono sostituti. L’ultima assunzione, solo per dare un dato significativo, è del1995. Una situazione limite che riguarda soprattutto chi intende immatricolare macchine comprate all’estero: e in quei casi ecco che dai dieci giorni previsti dalla legge, si arriva a casi di quaranta giorni d’attesa. Con alcuni automobilisti che scelgono di emigrare in motorizzazioni vicine, come Modena, per ridurre il tempo d’attesa. E lo stesso succede per la revisione di camion e autoarticolati. Chi aveva la revisione in scadenza ad aprile, s’è visto prenotare il controllo a luglio. Nel frattempo, per evitare multe e continuare la circolazione sulle strade, ecco che gli autisti si devono tenere in tasca la prenotazione. Un inferno di rinvii che fagocita anche chi sta facendo la patente.
(da il gazzettino.it)