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giovedì 21, Novembre 2024

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Cima

Patenti facili: maxi truffa a Treviso

Patenti facili: maxi truffa a Treviso

| il 05, Feb 2015

Una microcamera nel bottone della camicia, un auricolare nell’orecchio, un cellulare legato alla caviglia e un trasmettitore wireless occultato dietro la schiena.

È questo il kit da 1600 euro che garantiva risposte esatte ai test di teoria che si svolgevano alla Motorizzazione per ottenere la patente. Il sistema era stato escogitato da una banda di pakistani. I “clienti” erano soprattutto connazionali e indiani (principalmente da fuori provincia), che con questo aiutino riuscivano a superare l’esame che si teneva solitamente presso la sede della Motorizzazione civile di Treviso. Il costo del pacchetto oscillava tra i 1300 ed i 1600 euro circa. Il servizio comprendeva l’installazione del kit prima dell’esame e il suggerimento via auricolare delle risposte esatte: le immagini del test d’esame venivano trasmesse in streaming direttamente sul tablet di un pakistano di 44 anni, residente a Bologna.

I “clienti” erano soprattutto connazionali e indiani (principalmente da fuori provincia)

Questi, consultando il libro di scuola guida, aveva gioco facile a indicare a voce le risposte esatte all’esaminando. «Il reato contestato -ha spiegato il comandante della polizia stradale di Treviso, Alessandro De Ruosi- è quello della captazione fraudolenta di traffico dati in maniera illecita; un soggetto che non aveva titolo per acquisire quell’immagine, quella del quiz, la acquisisce indebitamente e quindi remotizzata su un sistema informatico riesce ad utilizzarla per i suoi fini».

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