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giovedì 21, Novembre 2024

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Cima

Patenti false e truffe: Unasca denuncia e rafforza l’impegno per la legalità del settore

Patenti false e truffe: Unasca denuncia e rafforza l’impegno per la legalità del settore

Patenti false e truffe:

Unasca denuncia e rafforza l’impegno per la legalità del settore, anche con un codice deontologico di prossima approvazione. E chiede di nuovo più collaborazione al Ministero per i controlli.

Dopo i casi di Latina e Reggio Emilio, l’associazione delle autoscuole chiede al Ministero di mettere in atto alcune procedure tra cui la rotazione degli esaminatori, la pubblicazione sul sito della Motorizzazione provinciale dei corsi di recupero punti fino ad arrivare a introdurre al più presto la tanto pubblicizzata scatola nera, sia nelle lezioni che negli esami. Roma 1 ottobre 2013 – In seguito alle vicende salite alle cronache in queste settimane, di esami per la patente truccati, tangenti e truffe nei territori del basso Lazio e di Reggio Emilia, che hanno coinvolto alcune autoscuole insieme a funzionari della motorizzazione, Unasca esprime il proprio dissenso verso chi rovina il costante lavoro e la reputazione di un settore (nessun associato Unasca implicato nelle vicende) impegnato da tempo nella battaglia della legalità, della qualità della formazione e dei servizi nel mondo della patente, e chiede al contempo al Ministero di rendere operative alcune misure già condivise e sperimentate di controlli e prevenzione di reati di questo tipo: “Unasca è molto attiva sul fronte qualità e legalità dei servizi delle autoscuole, con campagne e progetti concreti di informazione e formazione – racconta Emilio Patella, Segretario nazionale Unasca Autoscuole – ma la collaborazione con le Istituzioni è necessaria. Dda tempo – continua Patella – chiediamo controlli e il fatto che sempre più spesso vi siano indagini significa che si fanno. Però noi chiediamo che si facciano anche prima che scoppino casi eclatanti, e che si mettano in atto procedure che garantiscano trasparenza quali – spiega Patella – la rotazione degli esaminatori, forme di esame veramente pubbliche, la pubblicazione sul sito della Motorizzazione provinciale dei corsi di recupero punti e di formazione iniziale e periodica della carta di qualificazione del conducente, fino ad arrivare alla tanto pubblicizzata scatola nera, già sperimentata da noi con successo, che registra le guide fatte dagli allievi e rende difficile certificare il falso. Noi chiediamo – conclude Patella – che venga introdotta al più presto e resa obbligatoria anche agli esami di guida” . Unasca , con circa 1400 autoscuole associate in tutta Italia, è l’associazione maggiormente rappresentativa del settore; da anni organizza eventi di sensibilizzazione, progetti di formazione continua anche a livello europeo, sia per gli istruttori che per coloro che si accingono a prendere la patente; collabora costantemente con il Ministero dei Trasporti e quello dell’Istruzione per realizzare progetti con le scuole e con i Comuni. Per quanto riguarda la legalità del settore, questa da tempo è stata messa davvero al centro: solo nello scorso anno sono stati fatti su tutto il territorio una decina di convegni ed eventi formativi sulla lotta alla corruzione e ai comportamenti scorretti. Inoltre Unasca ha lavorato alla stesura di un codice deontologico interno, che sarà approvato a breve, e che comprende anche vincoli penali e amministrativi per gli associati.

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