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Patenti false nel Benevento: blitz della Polizia Stradale

Patenti false nel Benevento: blitz della Polizia Stradale

| il 02, mag 2014

Arriva a conclusione l’indagine iniziata nel 2011

Arriva a conclusione l’indagine iniziata nel 2011, a seguito di una segnalazione da parte della Motorizzazione Civile, che denunciava delle incongruenze rilevate dopo l’evasione di una richiesta di duplicato di patente di guida.

L’indagine, grazie alla cosiddetta operazione “Easy Drive”, ha permesso d’individuare un sodalizio criminoso composto da titolari e collaboratori di scuole guida finalizzato ad attuare, con carattere di continuità, la commercializzazione di patenti ed altri titoli di guida falsificati i cui moduli originali risultavano essere il provento di più furti perpetrati in danno di Uffici periferici del Dipartimento dei Trasporti Terrestri.

I titolari delle autoscuole in alcuni casi avevano anche inscenato finti esami presso alcune sedi delle Motorizzazioni Civili

 

Il blitz della Polizia Stradale scattato nella mattina del 30 aprile, con 37 persone indagate, ha portato al sequestro di 45 patenti false, e agli arresti domiciliari di Nicola Petrucci, titolare fino al 2011 dell’omonima autoscuola a Morcone, e di Ignazio Catauro, titolare dell’autoscuola Roma sas, oltre a due consorziate di Qualiano, Villaricca e Napoli (Capodimonte), mentre Raffaele Di Guida, collaboratore di Catauro, e Pasquale Melisi, intermediario nella vicenda che ha riguardato l’azienda Asia, hanno ottenuto l’obbligo di dimora per ricettazione e falso.

“I titolari delle scuole di guida – scrive in una nota il procuratore della Repubblica, Giuseppe Maddalena – per indurre i destinatari dei falsi documenti a ritenerli genuini, oltre a farsi consegnare da questi tutta la documentazione formalmente prevista per il superamento degli esami e l’ottenimento della patente (certificati medici – versamenti – bolli – domande quant’altro) in alcuni casi avevano anche inscenato finti esami presso alcune sedi delle Motorizzazioni Civili.

Tutte le patenti immesse in circolazione e sequestrate sono il risultato di una falsificazione compiuta apponendo la foto e trascrivendo con caratteri uguali a quelli della Motorizzazione le generalità dei richiedenti su moduli tipo – card – rubati in bianco sui quali, nel caso delle patenti di categoria C, è stato altresì posto il numero identificativo della patente di categoria inferiore già posseduta in precedenza”.

GazzettaBenevento.it

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