Plauso alla Pubblica Amministrazione
ilTergicristallo.it | il 18, Gen 2017
Grazie ad una sinergica azione tra l’ufficio provinciale della Motorizzazione di Foggia e la Polizia di Stato, si è rilevato che presso la sede di alcune autoscuole della provincia non si sono tenute le attività di formazione. L’ Amministrazione Provinciale ha, quindi, disposto la Sospensione dell’attività delle autoscuole, per riscontrata irregolarità. A nulla è valso il ricorso al TAR di Bari
In un’Italia che sembra essere nelle mani dei “furbi”, dove regna sovrana la sensazione d’impunità, quanto accaduto in provincia di Foggia, costituisce un’iniezione di fiducia per chi, ogni mattina, indossando gli abiti dell’onestà, si reca a lavoro. Grazie, infatti, ad una sinergica azione tra l’ufficio provinciale della Motorizzazione di Foggia e la Polizia di Stato, a seguito di ispezioni avvenute nello scorso settembre, si è rilevato che presso la sede di alcune autoscuole della provincia non si sono tenute le attività di formazione, così come programmate, inerenti i corsi per il rinnovo della Carta di Qualificazione del Conducente (è stata riscontrata l’assenza di tutti gli iscritti ai corsi, benché dalle comunicazioni trasmesse dalle stesse autoscuole all’Ufficio della Motorizzazione civile, essi risultassero tutti presenti, con regolare espletamento del corso, senza peraltro aver firmato il registro delle presenze). Preso atto di quanto sopra la DGT Sud, ha immediatamente provveduto ad emanare il decreto di sospensione del nulla osta che autorizza i corsi in parola, per tutte le autoscuole coinvolte e, fin qui, tutto secondo prassi. Ciò che, invece, ha favorevolmente sorpreso è stato il repentino intervento dell’Amministrazione Provinciale che, suffragando quanto da sempre sostenuto dall’UNASCA e, applicando alla lettera l’art. 123 del CdS, ha disposto la Sospensione dell’attività di autoscuola, per riscontrata irregolarità. Infatti il comma 1 del predetto articolo definisce le autoscuole come “….scuole per l’educazione stradale, l’istruzione e la formazione dei conducenti ….“. Da qui, l’inevitabile applicazione prevista dal comma 8, lettera a) dell’art.123.
A nulla è valso il ricorso inoltrato, dalle autoscuole responsabili, al TAR di Bari. Infatti Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Seconda), riunitosi nella camera di consiglio il giorno 10 gennaio 2017 ha respinto l’istanza cautelare. Ormai, da anni, l’UNASCA sostiene che a seguito delle sanzioni (sospensione/revoca del nulla osta) da parte della Direzione Generale Territoriale per lo specifico episodio, è, di fatto, consequenziale l’immediato intervento delle Amministrazioni provinciali con provvedimenti previsti dal CdS per attività irregolare di autoscuola. Difatti, la principale Associazione di categoria delle autoscuole, presente sul territorio nazionale, ha sempre chiesto, in tutte le sedi, il rispetto della legalità, affinché chi delinque venga definitivamente emarginato, dando spazio a chi opera con onestà e deontologia professionale. Nella speranza che anche le altre Amministrazioni seguano l’esempio, merita un plauso l’Amministrazione Provinciale di Foggia che ha agito attenendosi in maniera pedissequa a quanto stabilito dai dettati legislativi, consapevole del fatto che, il Governo dopo le varie riforme attuate, ha inteso lasciare inalterate le competenze di vigilanza amministrativa sulle autoscuole alle Province stesse.
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