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Pratica di guida senza doppi comandi, la Spagna dice no

Pratica di guida senza doppi comandi, la Spagna dice no

| il 24, ago 2021

Pratica di guida senza doppi comandi, la Spagna dice no. Capita che un padre e la figlia aspirante conducente siano stati accusati in Spagna di aver violato la sicurezza stradale, dopo aver fatto pratica alla guida di un veicolo privo di doppi comandi e dopo aver causato diversi incidenti, fortunatamente senza vittime.

La Spagna, assieme a Germania, Austria e Portogallo, vieta per legge che si possa far pratica di guida in veicoli privi di doppi comandi. Il presidente della Confederazione nazionale delle scuole guida, Enrique Lorca, non usa mezzi termini: «Atti del genere non solo costituiscono reato, perché mettono seriamente a rischio la sicurezza stradale. Ma sono anche controproducenti poiché che i tutor improvvisati mancano della preparazione necessaria. Inoltre, il semplice atto di lasciare una persona senza patente di guida al volante di un veicolo senza doppi comandi è contrario all’elementare valore della prudenza, senza la quale non si formano conducenti preparati, né contribuisce a educare il patentando alla percezione del rischio».

Uno dei rischi maggiori è che l’aspirante conducente acquisisca solo vizi e nozioni sbagliate perché né il tutor improvvisato né i veicoli sono adeguati e non c’è un insegnamento programmato.

Per Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole Unasca, questo episodio stigmatizzato dalla Cnae spagnola, ribadisce un valore insostituibile. «Anche in Italia occorre arrivare ad una formazione obbligatoria per conseguire la patente di guida, con un corso teorico pratico adeguato e finalizzato ad una guida consapevole, rispettosa dell’ambiente e della vita».

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