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Propositivi e sempre in ascolto

Propositivi e sempre in ascolto

| il 21, gen 2013

La crisi porta spesso a scelte dettate dalla paura e dalle difficoltà. Ecco che il nostro impegno deve concentrarsi sempre di più sul lavoro associativo

È stato un anno complesso. Lo dico senza girarci troppo attorno, perché la situazione è nota ad ognuno di noi, e ognuno di noi ha dovuto combattere strenuamente per sostenere la crisi ingente di tutto il settore automobilistico. Il mercato di vendita auto stimato a fine 2011 era di circa 2 milioni di autovetture. Il consuntivo, ad inizio 2013, dice che il mercato auto dell’anno scorso si è fermato a circa 1.3 milioni di mezzi venduti, comunque drogato dai mezzi a chilometri zero. Questo significa meno immatricolazioni,e senza dubbio meno patenti, ovvero un calo deciso per tutti i nostri associati. E non è un caso che in ogni convegno che abbiamo promosso si sia sempre puntato il dito su un possibile e naturale incremento dell’illegalità. Perché la crisi porta spesso a scelte dettate dalla paura, dalle difficoltà, dalla certezza di non farcela. È per questo motivo che il nostro impegno deve concentrarsi sempre di più sul lavoro associativo. Ciò vuol dire che se da una parte Unasca combatte ogni giorno contro l’illegalità dilagante, dall’altra deve essere la risposta concreta alle esigenze quotidiane dei nostri soci. Ma questo è possibile solo attraverso il dialogo: con la politica, con le parti più deboli, con le categorie e l’industria. Un dialogo che se non si è perso, si è certamente affievolito, sintomo di una crisi che non è solo economica, ma che interessa tutti i valori della nostra società. Da questo punto di vista vivremo certamente due mesi, quelli che precedono le elezioni politiche nazionali, di reiterata difficoltà, sperando che dal 24 febbraio la classe politica che occuperà gli scranni del Parlamento possa recuperare quella capacità di ascolto e di dialogo che negli ultimi anni sono mancate. Ecco, il mio augurio personale per tutta la categoria è che si recuperi la serenità con la Politica: perché se da una parte è vero che demagogicamente si possa ritenere inutile recuperare il dialogo con la classe dirigente, dall’altra è realisticamente fondamentale che la Politica si desti da una sorta di torpore e di deresponsabilizzazione che in questi ultimi due anni l’hanno contraddistinta, recuperando così il ruolo che le spetta e la legittimazione che soltanto le urne le potranno offrire. Tra le negatività che hanno contraddistinto l’anno passato mi piace, invece, ricordare un nostro piccolo successo nella normativa che consentirà lo STA per la nautica da diporto, a conferma della nostra attenzione per la semplificazione. A tutti voi, quindi, il mio augurio perché il 2013 possa essere un anno diverso, nuovo e migliore. Il nostro impegno, l’impegno di tutta Unasca, andrà in questo senso, mantenendo quel ruolo di ascolto e proposizione che da sempre caratterizzano l’agire della nostra Associazione.
Ing. Vincenzo Cannatella

Presidente Unasca

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