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Roma: il kit tecnologico per l’esame della patente

Roma: il kit tecnologico per l’esame della patente

| il 09, lug 2014

Un candidato è stato colto in flagranza di reato, mentre un “suggeritore” lo aiutava ad affrontare l’esame teorico per il conseguimento della patente

 

È successo alla Motorizzazione Civile di Roma durante gli esami per il conseguimento della patente, dove un candidato è stato colto in flagranza di reato, mentre un “suggeritore” lo aiutava ad affrontare l’esame teorico per il conseguimento della patente.

L’esaminando, pochi minuti prima di entrare in aula, è stato trovato con addosso un kit tecnologico composto da un auricolare di piccole dimensioni, già sistemato all’interno dell’orecchio e non visibile dall’esterno, un microfono attaccato ad una collana nascosta sotto la camicia e un telefono cellulare legato alla caviglia e nascosto dal calzino, con la funzione di attivare il collegamento bluetooth.

All’uomo era stata revocata la patente a seguito di un procedimento penale, successivamente gli era stato concesso di conseguirla nuovamente, ma non essendo riuscito al primo tentativo, ha deciso di cercare qualcuno che lo potesse aiutare anche con mezzi illeciti. Tramite un conoscente, l’aspirante autista ha avuto un contatto con il suo futuro suggeritore, così è arrivato da Milano per incontrarlo proprio il giorno dell’esame nel parcheggio della Motorizzazione. Quest’ultimo, una volta fornitolo del kit di telecomunicazione, gli avrebbe suggerito le risposte esatte del quiz, in cambio di 2.000 euro da consegnare subito dopo la prova.

All’uomo era stata revocata la patente a seguito di un procedimento penale, successivamente gli era stato concesso di conseguirla nuovamente, ma non essendo riuscito al primo tentativo, ha deciso di cercare qualcuno che lo potesse aiutare anche con mezzi illeciti.

Il suggeritore, arrivato invece da Napoli il giorno stesso, si sarebbe sistemato all’interno di un’auto parcheggiata appena fuori la Motorizzazione poi, munito di tablet connesso al sito web per la patente, avrebbe facilmente suggerito tutte le risposte esatte. Ed è proprio così che è stato sorpreso dai poliziotti intervenuti, seduto in auto, con il tablet in mano e la schermata aperta sui test di scuola guida.

I due sono stati controllati poco prima che l’aspirante autista entrasse in aula e la perquisizione sull’auto ha permesso di rinvenire telefoni cellulari, microfoni, batterie, pinzette per inserire e togliere gli auricolari, nonché il tablet collegato in rete. I malviventi sono stati accompagnati in Commissariato e sono stati denunciati in stato di libertà per tentata truffa i danni dello Stato.

(fonte: romareport.it)

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