Strade intelligenti, guida sicura e connessa
ilTergicristallo.it | il 27, Nov 2018
Gli insegnanti istruttori assieme ai loro trainer, hanno concluso a Milano, lo scorso 13 ottobre, la masterclass organizzata dal Centro Studi Cesare Ferrari dedicata a “Smart Road. Guida sicura e connessa”. Si tratta del corso di formazione per un percorso obbligatorio di aggiornamento che dura sino al 2019. Fatti gli insegnanti, ora tocca agli allievi. Entrambi devono conoscere e saper padroneggiare e valutare le nuove tecnologie che rendono sfidante la professione dell’insegnante istruttore di autoscuole e la conduzione di un veicolo da parte dei neopatentati. Oggi, infatti, auto fa rima con tecnologia.
«Quest’anno – spiega Andrea Onori, vice presidente del Centro Studi Cesare Ferrari -, abbiamo scelto un argomento importante: le tecnologie di sicurezza stradale, cioè tutte quelle connessioni che le nuove tecnologie di comunicazione danno tra il veicolo e i sistemi di sicurezza che ormai gravitano attorno al veicolo. Abbiamo avuto come formatori personaggi di eccellenza che si sono messi in gioco per essere docenti in questi corsi». Si tratta di un aggiornamento necessario per mantenere l’iscrizione in un’autoscuola come insegnante istruttore. E tra i temi di attualità, la sfida della smart road e cioè della guida intelligente è senz’altro tra i più sfidanti.
«La Vision Zero – prosegue Onori – che l’Europa si è data per arrivare a zero morti sulle strade, ha spinto la tecnologia a sfruttare tutti quei dispositivi innovativi che si rivolgono alla sicurezza; quindi non potevamo non affrontare e individuare tutte quelle nuove tecniche che obbligatoriamente da qui a due o tre anni avremo nei veicoli. Per esempio, i mezzi pesanti hanno già un sistema di correzione di guida automatico che interviene e segnala o addirittura arriva a frenare se l’autista non dovesse accorgersi di un ingombro in mezzo alla strada».
Molti la chiamano ‘guida autonoma’, ma in realtà non significa che il veicolo va da solo. «Avremo invece – conclude Onori – nuovi dispositivi che saranno di supporto al conducente per portarlo in sicurezza verso casa o verso il lavoro. E si guarderanno attorno, questi dispositivi, per individuare quel pericolo e suggerire al conducente un comportamento di guida più sicuro. Un cambiamento epocale che non ci può cogliere impreparati».