Trento: 61 indagati per falsificazione degli esami teorici
ilTergicristallo.it | il 13, Lug 2016
Il giro di “patenti facili” permetteva agli stranieri con una scarsa comprensione della lingua italiana di pagare in cambio di un buon risultato all’esame teorico per conseguire la patente.
“Bastavano” dai 1.500 ai 4.000 euro, e ci si poteva intascare un risultato positivo all’esame teorico necessario per il conseguimento della patente. Questo quanto scoperto dalla Polizia Stradale di Trento che, in seguito ad un’inchiesta avviata a fine 2014, ha infine identificato e iscritto sul registro degli indagati ben 61 persone.
I membri di questo network fraudolento, indirizzato principalmente a individui stranieri che non conoscevano la lingua italiana, sono ora accusati di “aver permesso il rilascio della certificazione ideologicamente falsa del superamento dell’esame teorico per il conseguimento della patente di guida, inducendo in errore i competenti funzionari pubblici delle Motorizzazioni Civili interessate”.
Scoperti grazie alla collaborazione tra la Polizia Giudiziaria di Trento, 6 Compartimenti e 16 Sezioni di Polizia Stradale dislocati su tutto il territorio nazionale, i 61 stanno ricevendo in questi giorni le notifiche di indagine conclusa, oltre che le informazioni di garanzia e diritto della difesa emesse dalla Procura trentina.
Nell’estate del 2015 erano state eseguite 11 ordinanze di custodia cautelare per “associazione a delinquere aggravata” nei confronti di cittadini pakistani e cinesi. Nel 2016, poi, i primi patteggiamenti hanno portato all’iscrizione sul registro degli indagati di altre 38 persone. Più recentemente, nei primi mesi di quest’anno, è stato inoltre eseguito il sequestro di 37 patenti conseguite illecitamente in 20 diverse Motorizzazioni Civili italiane.