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martedì 19, marzo 2024

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1967 – 2017


Non si tratta di una ricorrenza qualunque. Segna il momento in cui a Palermo, il 25 febbraio, nello studio del notaio Enrico Rocca, una squadra di imprenditori del settore decide di unire le forze e di puntare sulla coesione per affrontare il futuro delle autoscuole e delle agenzie di pratiche auto, proliferate senza alcun limite di territorio, dopo il loro riconoscimento giuridico nel 1959, immobili nella loro natura isolata e senza dialogo fra loro. Bisognava, invece, organizzarsi, prendere decisioni univoche, trovare il modo di organizzare un lavoro comune per portare alla Direzione generale della MCTC i problemi della categoria, e magari farsi anche ascoltare dalla politica. Furono tanti gli incontri, prima di quel 25 febbraio, prima della costituzione di uno statuto di Associazione: a Milano e persino a Firenze poco prima dell’alluvione.  Ci fu anche Roma, e ancora Napoli. E solo dopo che caddero gli ultimi pregiudizi su un progetto che suonava come avveniristico, difficile, lungimirante, e si levò nell’aria – grazie a Onorato Bernasconi- il nome UNASCA, ci si diede appuntamento a Palermo per la sottoscrizione dell’Atto Costitutivo.

Bisognava organizzarsi, prendere decisioni univoche, trovare il modo di organizzare un lavoro comune per portare alla Direzione generale della MCTC i problemi della categoria, e farsi anche ascoltare dalla politica. 

Onorato Bernasconi


Onorato Bernasconi


Al giorno zero di Unasca parteciparono Armando Vita in qualità di Presidente, i Vicepresidenti Luigi Billi e Nando Caropreso, il segretario Giovanni Coppola e i membri Innocenzo Datrì, Francesco Ferragina, Giovanni Capuzzo, Mario Spalletti, Michele Giordano, Antonio Picone, Emilio Aloi, Lucio Foffa, Renato Pruni.  E’ il Comitato costituente che regge l’Associazione fino al 1970, anno in cui con il Primo Congresso Nazionale si eleggono gli organismi democratici che, da quel momento ogni tre anni, procedono al rinnovo delle cariche.

Unasca da allora si fece collante di un diritto comune e fu tale la forza di quell’impegno che già nel 1969 gli scritti laziali manifestarono in difesa dei loro diritti e più tardi si unirono quelli dell’Emilia Romagna e quelli dell’Umbria con il primo sciopero di categoria nei confronti della Motorizzazione Civile che accettò di trattare.


Non fu ufficiale allora, ma quello fu certamente il segno che da più parti d’ Italia l’organizzazione aveva raccolto un sentimento comune che, più tardi, avrebbe portato alla nascita anche delle future segreterie regionali.



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Gli anni 70



I primi passi negli anni Settanta sono nel segno dei problemi delle scuole guida in Italia, della critica nei confronti degli esami Quiz, della richiesta di una normativa, di una proposta di legge che qualificasse la professione dei consulenti, della contestazione verso la “spietata” concorrenza degli automobil clubs. Sulle pagine della stampa nazionale anche la politica si accorge che Unasca pretende risposte e la soluzione di problemi che da decenni sono in lista d’attesa. “Maggiori garanzie per le scuole guida e gli esami”, “Le scuole sollecitano il Ministero a varare esami più rigorosi” “Insegnare l’educazione stradale in tutte le scuole dell’obbligo” “Prossimo il decreto sulle superpatenti”, ma anche “Ad una svolta decisiva il progetto di legge per i Consulenti Automobilistici”: sono solo alcuni dei titoli che si leggono sui primi numeri de Il Tergicristallo e sui giornali nazionali che raccolgono gli umori e determinano con chiarezza il ruolo che Unasca può avere per incidere profondamente a favore degli interessi delle categoria. 

“Maggiori garanzie per le scuole guida e gli esami”, “Le scuole sollecitano il Ministero a varare esami più rigorosi” “Insegnare l’educazione stradale in tutte le scuole dell’obbligo” “Prossimo il decreto sulle superpatenti” […] sono solo alcuni dei titoli che si leggono sui primi numeri de Il Tergicristallo.

1976

1970-circa

Nel 1976, inizia l’era del prof. Aldo Nicolini di Perugia alla segreteria nazionale e le sue capacità organizzative e politiche iniziano a produrre effetti positivi, vedi, tra l’altro, l’accordo con la Fiat sulle auto da adibire a scuole guida e sconti sul listino per le autoscuole firmato nella sede dell’Unasca con la presenza del Senatore Umberto Agnelli.

E’ anche l’era in cui alla Direzione Generale della M.C.T.C arriva l’ing. Gaetano Danese e sotto la sua direzione inizia la costruzione dei nuovi uffici provinciali della Motorizzazione.

La legge 111/88 cambia radicalmente la figura dell’autoscuola, del titolare e vengono introdotti i consorzi. Si tratta della legge introduce in Italia l’obbligo delle cinture di sicurezza e l’etilometro nonché la prima direttiva comunitaria sulle patenti. Essa è merito in particolare dell’allora segretario nazionale Mario Casson. I quegli anni, più o meno, si stacca una frangia che fonda la Federtaai (oggi Confarca) con il fuoriuscito Giorgio Schiavo. Fino a quel momento Unasca era l’unica associazione.

1977

E’ del 1977 il primo grande passo verso il progetto di legge per i consulenti, promotore l’allora responsabile degli Studi il professor Armando Avolio, presentato alla Camera il 3 febbraio: si tratta di una proposta di legge, la 1090, firmata dall’On Cappelli, un’azione unica, importante, per la conquista di un obiettivo primario, quello di veder riconosciuta la professionalità dei consulenti con l’ordinamento degli uffici di consulenza nei settori dei mezzi di trasporto a motore.


Gli anni 80


1982

Unasca scende ancora in Piazza, a Roma, per l’Europa delle scuole guida, per restituire gli esami alle Autoscuole, e contro i giochi statutari dell’Aci che negli anni ha accumulato  ritardi del PRA nella consegna dei libretti di circolazione e i fogli complementari agli utenti che arrivano anche a più di un anno nelle grandi città.

Unasca è viva e compatta, in questi anni, collabora con l’Upi che invita le province a collaborare con l’Associazione. Collabora con Anglat e fa nascere la prima autovettura per portatori di handicap (una Fiat uno multiadattata) e la sua funzione, soprattutto nell’ambito delle autoscuole, appare sempre più insostituibile.

1985

Il 1985 è l’anno della sicurezza stradale, l’anno in cui tra conferenze, dibattiti e tavole rotonde l’Italia è divisa tra coloro che vogliono l’obbligo del casco per i motorizzati a due ruote e i contrari, tra coloro che sostengono che l’alcool al volante è tanto pericoloso quanto gli stupefacenti. Unasca non perde occasione per rilanciare il suo impegno. L’allora segretario nazionale Aldo Nicolini partecipa ad un dibattito organizzato dal Corriere della Sera per parlare di sicurezza sulle strade.

1982


Il tam tam è tanto e tale che si arriva persino a Domenica In da Pippo Baudo.


1988

1987

1987: è il primo ventennio dell’Associazione. Un ventennale celebrato in grande stile, perché sempre più Unasca da di sé un’immagine di modernità e di efficienza altamente qualificata, mentre l’Italia si adegua finalmente alla patente europea e l’Associazione vigila puntuale sulla difesa dei diritti delle autoscuole, affinchè non vengano prevaricati in sede di decreti ministeriali.

Nel 1988  è il presidente Cesare Ferrari ad aprire il Convegno Nazionale.


1988b

Gli anni 90

1991

1991b

La Legge per gli Studi, guidati dal segretario nazionale Gian Paolo Solci, è finalmente realtà. L’ottava commissione del senato approva definitivamente il testo già varato dalla Camera. Quasi trent’anni di lotte, richieste e sollecitazioni da parte di Unasca per arrivare finalmente ad ottenere un risultato ritenuto irraggiungibile: la cosiddetta legge 264. Con essa nasce la nuova categoria dei consulenti per la circolazione dei mezzi di trasporto.

E’ anche l’anno della firma del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle autoscuole e degli studi di consulenza.

1992

Viene approvato il nuovo codice della strada nel quale vengono rafforzati e valorizzati i ruoli delle autoscuole e degli studi di consulenza.

1992

1993

Il 23 gennaio a Roma con il neo presidente Giorgio Miceli, con il segretario nazionale autoscuole Alberto Mirko Chiappatti, Ottorino Pignoloni viene eletto per la prima volta a Segretario Nazionale Studi. Una figura indelebile per la storia di Unasca. L’uomo che ha cambiato volto alla categoria e alla stessa Associazione. Un autorevole interprete del contesto, che con spirito di sacrificio, serietà professionale, capacità intuitive e indiscutibili doti umane, proietta la categoria sino ai massimi livelli.


1993

1993b

1994


1995

Mentre sulle strade italiane si contano circa 8mila morti a causa di incidenti, dagli Studi di Consulenza e dall’impegno di Ottorino Pignoloni nasce il progetto FUTURO: è il fututro della categoria, della professionalità, dell’immagine a dover essere tutelato attraverso un progetto che garantisca regole certe e durature nel tempo.

Il convegno nazionale del 1995 ha un successo strepitoso, partecipano duemila iscritti da ogni parte d’Italia.

E’ una grande festa che mette al centro tanti temi come il collegamento telematico della MCTC, lo sportello unico per accelerare le pratiche auto e il decollo del Consorzio Sermetra ideato da Michele Ciccarone che ha il compito di strutturare l’apparato tecnologico e l’immagine delle agenzie consorziate che con il “prenotamotorizzazione” vengono messe nelle condizioni di consegnare direttamente, insieme alle targhe, il libretto di circolazione agli utenti.  Poi tra il 1996 e il 1997 parte anche il collegamento con la Motorizzazione per prenotare il foglio rosa, il progetto per la targa personale, il casco obbligatorio anche per i maggiorenni, la celebrazione per i trent’anni dell’Associazione.

1998

28 marzo 1998: nasce il Centro Studi Cesare Ferrari. E’ il coronamento di quanto l’istruzione e la consulenza automobilistiche hanno dato alla circolazione e viene dedicato a colui che più di altri ha spronato l’evoluzione operativa e culturale del settore.  E mentre a Roma, con una festa grandiosa, si celebra il traguardo dei trent’anni, Unasca festeggia un altro grande traguardo: l’intesa con il Governo per la stampa di libretto e certificato di proprietà da parte degli Studi di consulenza.

1998b

“Ruote sicure”: l’educazione stradale è patrimonio esclusivo delle autoscuole. Così tuona Unasca, in prima linea contro l’alcol e le droghe, chiedendo a gran voce un Codice della strada nel segno della sicurezza che non frammenti le competenze, come scrive sul Tergicristallo il presidente Giorgio Resta, sottolineando come il Nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 1 gennaio 1993, si dimostri già vecchio e superato. E’ un susseguirsi di mobilitazioni per difendere l’occupazione (a Napoli) di critiche per i passi indietro fatti nei confronti dell’esame di teoria italiano che non sta al passo con l’Europa, di richieste sul rispetto delle norme vigenti in materia di aggiornamento dei conducenti. E intanto, compie dieci anni la 264/91, punto di svolta per la categoria degli studi di consulenti.


Si parla sempre di più di una “mobilità sicura, sostenibile e responsabile”. Al X Congresso Nazionale è questo il messaggio che emerge nel plauso compatto dei politici presenti per l’impegno di Unasca verso i giovani  e la mobilità.


1999

Altra conquista importante per l’Associazione e per il settore Studi è stato il riconoscimento a diventare riscossori delle tasse automobilistici ovvero “ il bollo auto” grazie al Polo Telematico Sermetra. Finisce il monopolio di A.C.I quale unico riscossore da sempre.


Gli anni 2000


2000

2000

Con il D.P.R. 358/2000 nasce lo STA (sportello telematico automobilistico) con il quale gli studi di consulenza collegati ai due sistemi pubblici, CED del D.T.T. e del PRA, stampano e rilasciano direttamente agli utenti la targa con il libretto di circolazione e il CDP.  Da questa cooperazione nascono negli anni a venire altre sinergie per gli studi di consulenza con il Ministero dei Trasporti che, oltre a essere riconosciuti Sportello Telematico, diventano  Centri Servizi Motorizzazione  producendo e stampando le targhe prove dei veicoli oltre a rilascio targhe ciclomotori.

Con il D.P.R. 358/2000 nasce lo STA […] con il quale gli studi di consulenza […] stampano e rilasciano direttamente agli utenti la targa con il libretto di circolazione e il CDP.

2002

La delicatezza dei compiti e delle funzioni pubbliche e di pubblici ufficiali  che sino ad ora  il legislatore aveva ritenuto di demandare in capo ai consulenti automobilistici e pertanto una figura sempre più professionale, i vertici dell’associazione del settore  hanno ritenuto sin dal 2002 di definire i principi e comportamenti deontologici  dei Consulenti e, hanno costituito il Codice Deontologico approvato il 15 settembre 2002 dal Consiglio Nazionale e successivamente aggiornato il 27 gennaio 2008  e nel 2011.

Con l’attestato rilasciato dall’autoscuola a seguito di un corso  i maggiorenni ottengono il patentino senza dover sostenere gli esami.

Con il nuovo codice della strada del 2002, oltre alla patente a punti viene introdotto in Italia il “patentino” del ciclomotore e viene attribuito alle autoscuole il “ruolo di certificatori”: con l’attestato rilasciato dall’autoscuola a seguito di un corso  i maggiorenni ottengono il patentino senza dover sostenere gli esami.  A seguire le autoscuole potranno certificare anche i corsi di recupero punti, la frequenza ai corsi della CQC, le guide obbligatorie per la patente B che consentono di accedere all’esame di guida.

2003

È l’anno della patente a punti e del boom dei seminari di aggiornamento che prevedono quaranta ore di lezione per diventare educatore stradale.


La qualità dell’impegno dell’Associazione è tale che non tarda ad arrivare, nel 2005, la comunicazione che il Ministero dei Trasporti ha scelto Unasca quale partner qualificato per l’educazione stradale. Nascono le giornate per la sicurezza, come quella che si tiene a Bari, alla presenza dell’allora Ministro Lunardi.


2003b

Le sfide affrontate nell’ultimo decennio sono ancora tante: la sicurezza non è un limite, come recita la campagna del ministero dei Trasporti, che vede in prima linea anche l’Associazione e tutte le autoscuole Unasca. Anche i ministri europei si incontrano per confrontarsi a livello globale sulla sicurezza. Le spinte propulsive sono sempre tante. Cinquant’anni di impegno, lavoro, conquiste. Sempre a favore di una formazione continua, sia lato utente, sia lato insegnanti e istruttori che gli studi di consulenza.   Sempre aggiornati, sempre sul pezzo, come direbbe Pignoloni. Anche attraverso nuove discipline come la psicologia del traffico, anche instaurando importanti collaborazioni con le Università, come quella con la Cattolica di Milano e ALMA MATER di Bologna  per nuove funzioni attribuite agli studi di consulenza  come l’autentica per la sottoscrizione degli atti di vendita dei veicoli e natanti. Importanti convegni sulla legalità vengono fatti in tutta Italia con la presenza e partecipazioni di figure importanti del mondo giudiziario.

Partecipando alle riunioni di associazioni di rappresentanza delle autoscuole a livello europeo, come la Federazione Europea delle Autoscuole EFA, partecipando ai tavoli ministeriali.

2012


2012

Nasce UNASCABILE, un progetto formativo che coinvolge gli Studi di Consulenza Automobilistica e le Autoscuole, grazie ad un protocollo d’intesa con la FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) in collaborazione con il Centro Studi “Cesare Ferrari”. Un progetto importante che offre la possibilità ai partecipanti di esibire un logo distintivo che certifica e rende riconoscibile la competenza acquisita nel settore automobilistico per le persone diversamente abili.

E’ del 2013 il primo passo che porterà all’accordo tra Unasca e l’Università degli Studi di Macerata per la nascita dell’indirizzo di studi “Consulente per i Trasporti”, attivato per la prima volta in Italia e frequentato anche da molti titolari di autoscuola. L’obiettivo è la definizione di figure altamente professionalizzanti di specifici settori dell’ordinamento giuridico con la finalità di un riconoscimento sul piano legislativo delle qualifiche professionali. Unasca e Unimc sono, quindi, i precursori del futuro. Non potrebbe essere altrimenti. Un nuovo scenario è alle porte e consente di svolgere con sicuro dominio una professione altamente specialistica in un settore che rientra tra quelli in cui dovranno operare solo figure professionalizzanti.

2013

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E’ del 2013 il primo passo che porterà all’accordo tra Unasca e l’Università degli Studi di Macerata per la nascita dell’indirizzo di studi “Consulente per i Trasporti”, attivato per la prima volta in Italia e frequentato anche da molti titolari di autoscuola. L’obiettivo è la definizione di figure altamente professionalizzanti di specifici settori dell’ordinamento giuridico con la finalità di un riconoscimento sul piano legislativo delle qualifiche professionali. Unasca e Unimc sono, quindi, i precursori del futuro. Non potrebbe essere altrimenti.


Un nuovo scenario è alle porte e consente di svolgere con sicuro dominio una professione altamente specialistica in un settore che rientra tra quelli in cui dovranno operare solo figure professionalizzanti.


2016


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Sicurezza e giovani. Unasca è sempre pronta al nuovo e lo fa, prima con un Tour, partito in realtà nel 2014, che con il suo format particolare suscita grande entusiasmo e richiama a sé circa 4mila studenti della Campania, poi con il primo social movie. “Strade da Amare” non è un progetto qualsiasi. Ha unito in un comune intento Unasca e il Ministero dei Trasporti, insieme per la sensibilizzazione dei giovani alla guida sicura e responsabile.

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