Vacanze in auto? Quando circolare in Europa significa avere regole diverse
ilTergicristallo.it | il 19, Giu 2017
Dal punto di vista della circolazione automobilistica e, in particolare, delle norme e delle consuetudini che la regolano, il Continente europeo è davvero poco ‘unito’. Ne sono un esempio le autostrade: in Slovenia e in Austria le autostrade non hanno caselli, ma richiedono l’acquisto obbligatorio di un bollino la cui ‘evasione’ comporta pesanti sanzioni.
Sulle autostrade tedesche si può correre in piena legalità a 320 km/h, ma quando si accendono i segnali del limite a 90, anche uno o due chilometri in più possono costare una multa. Nell’ordinata e tranquilla Svezia l’insidia si cela in ogni automobilista, perché qualsiasi cittadino può fare la ‘spia’ e denunciare infrazioni o atteggiamenti aggressivi, come il non mantenere la distanza di sicurezza. Dal punto di vista della circolazione automobilistica e, in particolare, delle norme e delle consuetudini che la regolano, il Continente europeo è davvero poco ‘unito’.
E ne sanno qualcosa i molti italiani che – in occasione dei viaggi all’estero per le vacanze – si trovano a fare i conti con queste differenti situazioni. Ne sono un esempio le autostrade: già passando in alcuni Paesi confinanti si scopre che in Slovenia e in Austria le autostrade non hanno caselli ma – come nella vicina Svizzera – richiedono l’acquisto obbligatorio di un bollino la cui ‘evasione’ comporta pesanti sanzioni. In Francia ritroviamo le code per pagare il pedaggio, ma i contanti sono in pratica accettati solo in monetine attraverso porte automatiche, con la maggior parte dei varchi dedicati alle carte di credito. In Germania, dove le autostrade sono libere e senza limiti di velocità, l’infrazione sta invece nel lampeggiare con i fari per farsi strada. Questo gesto – che viene considerato una minaccia e quindi perseguibile – viene sostituito dai tedeschi (ma anche austriaci e olandesi) dall’inserimento della freccia a sinistra, che serve a comunicare “fammi passare”. In Austria, e in molti altri Paesi europei, attenzione se si sente una sirena alle spalle: precise norme regolano il comportamento quando arriva un mezzo di pronto intervento, come ambulanza o pompieri. Chi viaggia nella corsia di marcia deve accostare il più possibile a destra e chi è in quella di sorpasso deve lasciare strada accostando a sinistra contro al guardrail. Una sorta di ‘corsia virtuale’ – al centro tra le macchine – è prevista, anche se non regolamentata, in Francia e ora in molte altre nazioni per lasciar passare in autostrada e nelle tangenziali le moto e gli scooter. In questo caso il consiglio è di osservare cosa fanno i ‘locali’ nella guida ed imitare le loro manovre.
Una volta superato il confine, consigliano gli esperti, bastano pochi minuti di guida ‘fotocopia’ – cioè senza cercare di essere diversi rispetto a chi è del posto – per scoprire altre abitudini, come fermarsi subito al giallo, rallentare ai passaggi pedonali, andare a 30 all’ora se c’è quel limite, non superare gli autobus alla fermata e diventare, così, buoni cittadini della nazione in cui si sta transitando. Per ciò che riguarda infine il tasso alcolemico tollerato, i limiti di velocità o gli equipaggiamenti da tenere in auto (in Slovenia, ad esempio, sono richieste le lampadine di scorta) meglio consultare il sito www.viaggiaresicuri.it/home.html della Farnesina.
(ansa.it)