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lunedì 25, Novembre 2024

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Cima

Riforma Codice della Strada: mancano le coperture economiche

Riforma Codice della Strada: mancano le coperture economiche

| il 02, Mar 2015

Il futuro del Ddl è tutto legato agli accordi politici che Governo e membri del Senato troveranno per farne proseguire l’iter.

Come riporta il giornalista Maurizio Caprino sul Sole24ore, all’approvazione della riforma del Codice della Strada manca la copertura finanziaria per tutta una serie di misure che nei mesi scorsi governanti e parlamentari avevano definito qualificanti. La bocciatura più rilevante in rapporto alle intenzioni espresse dalla politica negli ultimi due anni riguarda l’intero, ambizioso pacchetto a difesa degli utenti deboli della strada (individuati in bambini, anziani, disabili, pedoni, ciclisti e motociclisti): nuove regole di comportamento (tra cui una revisione dei limiti di velocità) e relative sanzioni, regole di progettazione delle strade e pianificazione della viabilità, rafforzamento delle norme a favore del trasporto pubblico, possibilità di riservare posti auto alle donne incinte e a chi trasporta bambini fino a due anni, “targatura” delle bici in funzione antifurto, regolarizzazione definitiva delle motoslitte e dei servizi di risciò, abbassamento da 150 a 120 centimetri cubici del limite di cilindrata per l’accesso dei motocicli in autostrada (e quindi anche alle tangenziali con segnaletica verde) e infine una definizione giuridica di car pooling (in modo da poter fare norme che lo agevolino). Altro punto rilevante dal punto di vista pratico e stoppato dalla commissione è il riordino delle funzioni dei vari  organi di polizia, che prevede una maggior specializzazione e, soprattutto , un maggior ricorso ad ausiliari. Bocciati anche il pacchetto sulla revisione delle norme sulle strade per fare spazio a guard-rail meno letali per i motociclisti e segnaletica più visibile e sostenibile, la previsione di rafforzamento dei controlli in porti, aeroporti e altre aree pubbliche, i maggiori controlli su officine autorizzate alle revisioni e agenzie di pratiche, le disposizioni per favorire la diffusione delle scatole nere e migliorare l’accessibilità agli archivi su patenti, incidenti e infrazioni. Ora il futuro del Ddl è tutto legato agli accordi politici che Governo e membri del Senato troveranno per farne proseguire l’iter.

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