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E noi possiamo prendere il biglietto da soli?

E noi possiamo prendere il biglietto da soli?

| il 13, Set 2018

Francesco Osquino

Curiosando qua e là, leggendo siti internet e articoli di giornale che trattano argomenti legati alle mobilità delle persone con disabilità, mi sono imbattuto in un articolo di Italia Oggi relativo al recepimento della direttiva UE 2016/2102 sull’accessibilità dei siti web della Pubblica Amministrazione anche per persone con disabilità e anziani.

Secondo un’indagine dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata del 2007, solo il 2% dei siti della Pubblica Amministrazione era accessibile. Sono passati diversi anni e torna alla ribalta un tema che interessa 80 milioni di persone con disabilità e 150 milioni di persone anziane che vivono nell’Unione europea e che già nel 2011 vedeva le associazioni di categoria del settore impegnate in una lettera aperta ai governi dell’Unione affinché si adoperassero per rendere fruibili a tutti le tecnologie digitali. Attuare la parità di accesso all’informazione è un diritto sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, indicando, tra le altre cose, quali possano essere i requisiti di base, affinché vi possa essere un reale cambiamento nella vita delle persone:

° Tutti i siti web degli enti pubblici ed i siti che forniscono servizi pubblici dovrebbero essere accessibili a tutti, anche quando questi servizi vengono prestati da soggetti privati.
° La maggior parte dei contenuti digitali è ormai accessibile sui dispositivi mobili e attraverso le applicazioni, pertanto la Direttiva deve garantire sia l’accessibilità al web mobile sia alle applicazioni mobili.
° Poiché la maggior parte delle procedure online richiede l’interazione con documenti prelevabili, questi ultimi devono essere accessibili.  

Un importante passo avanti è stata l’adozione, nel 2014, di uno standard europeo sull’accessibilità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione grazie alla normativa EN 301 549 che propone alcune indicazioni molto tecniche ma sicuramente chiare per rendere i siti fruibili a tutti. 

Con la Direttiva emanata nel 2016 e recepita dall’Italia nel Consiglio dei Ministri dell’8 agosto scorso, si tenta di rispondere a queste richieste con alcune linee guida per i siti internet accessibili. Per noi “profani” è difficile coglierne le caratteristiche principali: nella norma vengono enunciati principi generali quali “prevedere la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabile da parte di tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate. Tale «progettazione universale» non dovrebbe escludere, ove siano necessari, dispositivi di assistenza per particolari gruppi di persone con disabilità”.

Un’esempio di accessibilità potrebbe consistere nel rendere la navigazione agevole per persone disabili come i non vedenti, che utilizzano lettori di schermo vocali o supporti che trasformano il testo in Braille.  Tema centrale, visto che molti cittadini con disabilità avranno, nei mesi scorsi, organizzato le loro ferie e si saranno imbattuti, nel gestire problematiche legate alla mobilità, su siti internet per la prenotazione di treni o aerei oppure per conoscere la situazione del traffico sulle nostre strade. 

A noi di UNASCAbile la domanda sorge spontanea: saranno accessibili i siti di Alitalia, Trenitalia, Italotreno, Autostrade ed altri? In questi giorni stiamo analizzando i vari portali per capirne la loro accessibilità, e contiamo entro qualche mese di potervi offrire un report. Intanto vi auguriamo una buona e accessibile navigazione sul nostro sito internet (www.unascabile.it), sin dall’origine pensato con un’applicazione che permette di ascoltare gli articoli pubblicati.

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