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Patenti, il Governo dice sì al nuovo modello per l’idoneità psicofisica

Patenti, il Governo dice sì al nuovo modello per l’idoneità psicofisica

| il 26, ott 2018

Idoneità psicofisica, il Governo dice sì alla semplificazione. Su proposta del premier Giuseppe Conte e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, che introduce nuove norme sui certificati medici per l’idoneità psicofisica dei conducenti dei veicoli a motore. Sostituiti i tre attuali certificati saranno sostituiti con un unico modello di attestazione dei requisiti. Spariscono i dati sensibili, sostituiti dal giudizio di idoneità; eventuali prescrizioni saranno riportate con i codici comunitari.

«Il commento è sicuramente positivo – afferma Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole UNASCA -. Certo, non è in vigore da domani. Serviranno perlomeno sei mesi dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e ci vorrà un po’ di tempo per vederlo anche in GU, quindi almeno dieci mesi. È una battaglia che stiamo conducendo almeno dal 2014, quando è entrata in vigore la conferma di validità centralizzata, che prevede il certificato medico online. Per chi rinnova la patente, credo ormai lo sappiano tutti, il medico redige un certificato ma non lo consegna più al cliente ma lo manda online al Ministero dei Trasporti e due giorni dopo arriva per post a a casa la patente. UNASCA aveva chiesto di usare la stessa metodologia per chi invece la patente la deve conseguire o la deve duplicare perché smarrita o deteriorata. Finora invece si andava avanti con il vecchio certificato medico, lenzuolo di carta, marca da bollo, foto appiccicata, dati sensibili che giravano sulle pratiche».

Questa semplificazione farà in modo che non circolino più questi dati, semplicemente ci sarà una persona idonea o non idonea a conseguire la patente ed eventualmente, nel caso abbia qualche prescrizione, viene riportato il codice della prescrizione. Per esempio patenti speciali o particolari adattamenti del veicolo. Il Ministero immagazzinerà immediatamente questi dati per renderli disponibili per la stampa delle patenti di guida.

«C’è anche un altro vantaggio – prosegue Patella – ed è quello che a noi interessava molto ed è che non è più necessario portare in Motorizzazione la pratica con all’interno il certificato. Ma si trasmettono anche tutti gli altri documenti e dati in maniera online di conseguenza immediatamente viene data la possibilità di accedere al sistema per prenotare gli esami e così via. Quindi meno carta che gira, meno code in Motorizzazione; meno personale della Motorizzazione utilizzato per vidimare la pratiche e che quindi può essere messo a fare esami e revisioni, cioè le cose di cui da tempio stiamo dicendo che sono molto utili. Un pensiero particolare va a un collega che ormai non c’è più, deceduto da qualche anno, ma che mi ha assistito, accompagnato e spronato in questa battaglia: Andrea Benetti, ex segretario provinciale delle Autoscuole di Roma. Quando ho letto la notizia il mio primo pensiero è andato a lui perché ci teneva moltissimo».

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