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sabato 23, Novembre 2024

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Cima

Como, patenti facili: 24 rinviati a giudizio

Como, patenti facili: 24 rinviati a giudizio

| il 23, Gen 2019

Motorizzazione di Como, la Procura ha chiesto al Gup il rinvio a giudizio per 24 persone nell’inchiesta sulle presunte attività di corruzione e falso ricondotte al direttore di via Tentorio, Antonio Pisoni, e ad alcune autoscuole del Comasco: la “Catelli”, la “Luigi” e la “Albini”. L’udienza è fissata per il prossimo maggio.

Il pubblico ministero, Massimo Astori, che ha condotto l’inchiesta con il supporto della Polizia stradale, contesta a Pisoni anche l’associazione per delinquere assieme ad alcuni soci di due autoscuole, la “Catelli” e la “Luigi” (in tutto sei persone). 

Le autoscuole, nella ricostruzione dell’accusa, si sarebbero associate tra loro per commettere una serie di illeciti che vanno dalla corruzione, al falso in atto pubblico, il falso nelle certificazioni amministrative, per favorire e agevolare le due autoscuole ed escludere invece quelle «estranee all’accordo». Contestazioni che partono dal 2010 e arrivano al 2017, quando Pisoni fu arrestato in aprile.

Addirittura, secondo il pm, era previsto un tariffario per la promozione garantita: in denaro ma non solo. Pieni benzina, generi alimentari, cene e persino tagli di capelli. I presunti favori portavano alla «promozione garantita della quasi totalità dei candidati», al «superamento veloce e irregolare dei controlli periodici di revisione dei veicoli», al «disbrigo veloce delle pratiche amministrative».

Nella richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Como, compaiono in totale 24 nomi, per reati che avrebbero portato al rilascio di centinaia di patenti e rinnovi per l’abilitazione al trasporto in forma professionale di merci e persone. In questo caso, le autoscuole coinvolte sarebbero ancora la “Luigi” e la “Albini”. 

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