Formare alla guida elettrica, scelta vincente
unasca | il 06, Mag 2021
Il Capo Dipartimento dei Trasporti del MIMS porta i saluti del Ministro Enrico Giovannini che non ha potuto partecipare all’evento a Torino del progetto di e-Mobility tra Stellantis e Unasca, e che esprime il suo sincero apprezzamento per il progetto “Pole Position” che ha visto coinvolti i più importanti attori del settore. Ecco il saluto del Dirigente del Ministero.
«Il progetto oggi illustrato dimostra come la collaborazione tra chi si occupa della formazione dei conducenti, UNASCA, e chi costruisce veicoli, Stellantis, non può che favorire la diffusione e la crescita delle competenze necessarie ad accelerare la transizione verso una mobilità fondata su sistemi di trazione elettrici, sempre più sostenibile e green; uno sviluppo così coordinato e sinergico dell’e-Mobility non può che trovare nel regolatore pubblico il proprio naturale alleato.
Le soluzioni che il mercato sta proponendo non possono far altro che favorire il diffondersi di una mobilità sostenibile sempre più indispensabile per le nostre città; veicoli che non si pongono in contrasto ma anzi possono e devono diffondersi unitamente a quella mobilità, prettamente individuale, rappresentata dalla ciclabilità e dai monopattini.
Passiamo poi alle persone che, almeno fino a quando la guida autonoma e connessa non raggiungerà il livello più alto ed una completa diffusione sulle nostre strade, saranno sempre i conducenti del veicolo e, come tali, dovranno assumere decisioni e comportamenti consapevoli e sicuri.
E chi meglio dei rappresentanti delle autoscuole può occuparsi della adeguata e moderna formazione dei conducenti? E tengo a tal proposito a sottolineare la fondamentale importanza di un progetto come questo che si occupa di formare i “formatori”.
Sono convinto che un’adeguata formazione degli istruttori delle scuole guida italiane in materia di “elettrificazione della mobilità” e di “veicoli elettrici” costituirà la scelta vincente per formare le nuove generazioni alla mobilità sostenibile.
Siamo infatti sempre più convinti che le ragazze e i ragazzi di oggi saranno non solo gli automobilisti del futuro, ma anche i motociclisti, i ciclisti, i conducenti di monopattini e i pedoni e, come tali, quelli più coinvolti nella creazione della nuova mobilità. La parola chiave è quindi “condivisione”; non solo dei veicoli e dei mezzi di trasporto, ma anche e soprattutto degli spazi in ambito urbano.
Il migliore investimento per la sicurezza stradale sarà quindi quello di costruire conoscenza e consapevolezza, accompagnate dal rispetto per sé stessi e per la propria vita nonché nei confronti di tutti gli altri utenti della strada».
Mauro Bonaretti, Capo Dipartimento Trasporti e Navigazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili