Si spaccia per un altro per evitare la denuncia
ilTergicristallo.it | il 07, Lug 2014
Falsifica la sua identità per evitare una condanna pesante: guida in stato di ebbrezza.
A distanza di cinque anni, è stato condannato sia per il falso che per la sostituzione di persona, ma prosciolto dalla guida in stato di ebbrezza. Elia Stefani, 40, di Montegaldella è l’imputato accusato di aver realizzato una patente falsa, con i dati di un’altra persona e la sua foto. Un caso purtroppo non infrequente, ma in quell’occasione la patente era stata ritirata in stato di ebbrezza: ed era stata denunciata la persona sbagliata. A risolvere l’intricata questione erano stati i poliziotti della stradale. La vicenda ha origine nel febbraio 2009, quando la Polstrada di Bassano fermò per un controllo un’Audi. Al volante un vicentino, positivo all’alcoltest. Gli venne ritirata la patente. I dati erano quelli di un uomo di 35 anni di Altavilla. Qualche settimana dopo, un camionista ricevette un avviso di garanzia per guida in stato di ebbrezza.
Accadeva nei primi mesi del 2009. Cinque anni dopo è stato condannato sia per il falso che per la sostituzione di persona, ma prosciolto dalla guida in stato di ebbrezza.
«Ma come – sbottò -, nessuno mi ha mai fermato ubriaco». Si presentò in procura a chiedere informazioni, e scoprì che a denunciarlo era stata la polizia stradale. Si presentò in caserma dove si resero conto che qualcosa che non andava. Il camionista faceva presente che lui la patente ce l’aveva in mano: non gli era mai stata ritirata. Dalla fotocopia, peraltro, era evidente dalla foto che non si trattava del camionista. In prefettura, dove il documento sequestrato è stato depositato in originale, si scopre che è un falso di ottima fattura. A quel punto la posizione dell’indagato viene stata chiarita e archiviata. Ma chi era quello che si spacciava per lui?
L’Audi era intestata ad una persona di Reggio Calabria, e le indagini erano partite giungendo a Stefani, conosciuto a Montegaldella per la sua attività nel mondo dello spettacolo e della musica. Stefani fu perquisito e denunciato: la foto era la sua. L’altra mattina la condanna; impossibile dire però che era ubriaco.
(fonte: Il Giornale di Vicenza)