Consiglio Nazionale Autoscuole: il Covid cancella oltre mezzo milione di esami
unasca | il 07, Dic 2020
Una previsione purtroppo confermata. Dal Consiglio Nazionale Autoscuole di Unasca di domenica 6 dicembre, arriva la conferma che il Covid nel 2020 ha cancellato complessivamente 528.786 esami, tra quiz e prove di guida. Situazione che reclama urgentemente una soluzione strutturale, come Unasca chiede dalla scorsa estate e che ha nell’esaminatore la propria chiave di lettura.
«Nel Consiglio nazionale dell’11 luglio scorso – ha affermato il Segretario nazionale Autoscuole Emilio Patella –, avevamo fatto una nostra previsione che dopo i tre mesi di fermo della pandemia saremo arrivati a circa 530 mila esami arretrati. Non avevamo le stime del Ministero. Ora, arrivati a dicembre, abbiamo i numeri ufficiali. La differenza tra gli esami svolti quest’anno, pari a 1.424.150, e quelli del 2019, pari a 1.952.936, è di 528.786 esami in meno. Questo vuol dire che nonostante i tanti sforzi fatti dalle DGT, nonostante tutto l’impegno messo in campo, non si è colmato l’arretrato. È necessario trovare una soluzione alla carenza di esaminatori, che per noi sta nel superare l’esclusiva degli esami al personale del Dipartimento Trasporti terrestri e aprire ad altre amministrazioni e a soggetti privati come accade in altri paesi Ue».
Durante il Consiglio nazionale di domenica 6 dicembre, inoltre, Emilio Patella ha ripercorso le tappe di un 2020 durante il quale alla puntuale analisi degli effetti della crisi Covid sulle autoscuole si è accompagnata sempre una capacità propositiva della Segreteria nazionale per uscire dalle secche confermata dal voto dello scorso Consiglio nazionale di luglio. Dalla richiesta al MIT di applicare la direttiva europea 2006/126 per l’estensione della patente A1 alla A2, per ora bocciata, al convegno nazionale a Bergamo del 1° agosto, presenti i vertici della Motorizzazione e alcune parlamentari del Bergamasco, durante il quale venne ufficializzata la proposta di istituire la figura professionale dedicata dell’esaminatore.
C’è poi il dialogo costante con la politica e le Istituzioni. Proprio dopo il convegno di Bergamo, un primo importante risultato: il voto favorevole all’emendamento della senatrice Simona Pergreffi grazie al quale i funzionari del Ministero che avevano superato l’esame per operare come esaminatori ottengono finalmente la qualifica necessaria. E poi la soluzione all’incomprensibile limite dei tre metri quadrati obbligatori per le lezioni in aula, unico caso nel sistema della formazione nazionale che prevede ora in modo uniforme la distanza di un metro tra ciascun allievo.
Si arriva così agli incontri sempre più fruttuosi con il Viceministro Giancarlo Cancelleri che ha avviato il tavolo tecnico con le associazioni di categoria. In questa sede istituzionale si inizia a superare la dimensione emergenziale, quella che ha portato all’intervento legislativo per il prolungamento di validità dei fogli rosa sino al termine dello stato di crisi nazionale per la pandemia. «Abbiamo chiesto – prosegue Patella – di non limitarci all’emergenza ma di concentrarci su ciò che può fare il Ministro senza passaggi parlamentari. Inoltre, diventa sempre più importante la relazione continua con i direttori delle DGT, che hanno l’autonomia, per esempio, di assumere il personale necessario. Cancelleri ci ha detto che verranno assunte 140 persone in tutta Italia. La DGT Nordovest, per esempio, ha già iniziato il percorso di formazione di una quota di questo personale. Ancora al tavolo tecnico, abbiamo portato la nostra proposta di aumentare le ore di guide certificate, proposta che incontra l’interesse del Viceministro».
Le prossime sfide si affronteranno sulle tecnologie che il MIT sta mettendo in campo: dal software per il riconoscimento facciale per svolgere gli esami di teoria da remoto, che potrebbero partire in alcune aree del Paese già da gennaio per poi diventare operative da aprile 2021, sino all’ingresso delle tecnologie da remoto anche per l’esame pratico di guida.