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Firenze, Motorizzazione al collasso: UNASCA replica al Ministro

Firenze, Motorizzazione al collasso: UNASCA replica al Ministro

| il 08, nov 2018

Motorizzazione di Firenze al collasso, per il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, la situazione delle prove di esame nel 2018 è lievemente peggiorata del 7,5 per cento rispetto all’anno precedente, assestandosi su una media nazionale di circa centro giorni. La causa del ritardo che a fine agosto aveva toccato quota 7.500 fogli rosa in attesa di passare all’esame di guida, non sarebbe da imputarsi, nella risposta data alle interrogazioni delle onorevoli Erica Mazzetti (Forza Italia) e Laura Contini (Partito Democratico), alla chiusura degli uffici della Motorizzazione civile di Prato ma alla più generale carenza di personale degli uffici periferici. Se da un lato viene ribadito che tutto il personale abilitato alle operazioni di motorizzazioni è impiegato in un unico turno operativo per soddisfare le richieste di Firenze e Prato, dall’altro lato secondo UNASCA la fotografia fatta dal Ministro non lascia intravvedere una risposta strutturale, che riguardi cioè non soltanto Firenze ma l’intero Paese.

«Accettiamo i dati forniti nella risposta del ministro Danilo Toninelli – dichiara Emilio Patella, Segretario nazionale Autoscuole UNASCA -, sebbene non ne abbiamo la controprova. Se consideriamo, però, che ad agosto l’attività lavorativa era ferma, già pochi giorni dopo, a settembre i 100 giorni erano già diventati 120. Poi dobbiamo ricordare che la media nazionale comprende quelle province dove si va all’esame normalmente in 40 giorni, mentre nelle punte critiche di Firenze o Brescia o Bergamo, siamo ormai al quinto mese. Soprattutto dobbiamo uscire dalla logica del tempo medio. Accettare i cento giorni, equivale a dire che abbiamo già consumato tre mesi di foglio rosa. Mentre la legge dice che l’esame lo si può fare dopo 31 giorni».

«Nella risposta del Ministro – prosegue Patella -, vengono ricordate cose già note, come il turnover del personale. Di assunzioni sentiamo parlare da un anno e mezzo ma, superate le prove previste a dicembre, si tratta di personale che entrerebbe in servizio non prima di marzo o aprile del prossimo anno. Altro aspetto citato nella risposta alle due interrogazioni – aggiunge Patella – è che stanno per partire i corsi per la qualifica di esaminatore. Su questo vorrei essere chiaro: ne sentiamo parlare da sei mesi, ma ci risulta che siano ancora fermi per questioni sindacali. Ci piacerebbe che un giorno qualcuno ci dica “sono partiti”. Detto questo, c’è qualche aspetto positivo. E cioè che si sta cercando di forzare il Ministro dell’Economia e prevedere un incremento dei posti già messi a concorso».

«Se usciamo dal caso di Firenze, e ce ne sono almeno venti di altrettanto problematici in Italia – conclude Patella -, ci sarebbe piaciuto che nella risposta del Ministro Toninelli ci fosse stata un’indicazione su cosa fare nel frattempo. Se ragioniamo sulle previsioni di assunzione di personale per la Motorizzazione civile, ripetiamo che servono almeno 500 persone su scala nazionale. Se poi lo Stato non ha i mezzi per farlo, UNASCA ha già indicato una possibile via d’uscita. Modificare, per legge, il novero delle persone abilitate a esaminare i candidati, quindi non più i soli dipendenti del Dipartimento, ma di tutto il Ministero dei Trasporti o magari di altri ministeri, per esempio l’Ambiente. Oppure si prende atto che non è possibile farlo attraverso la Pubblica ammistrazione, e quindi lo faranno enti privati che si dedicano a fare questo mestiere come accade in Germania, Belgio, Olanda».

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