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Guida Sicura&Co.

Guida Sicura&Co.

| il 23, apr 2014

Al Circuito Internazionale di Viterbo si è appena concluso l’ultimo evento formativo de La Nuova Guida.

 

Un weekend intenso, che ha visto i partecipanti districarsi tra prove di guida sicura su pista e coinvolgenti role play sull’ansia da esame e paura di guidare.

Il corso, non a caso chiamato “Guida sicura & Co”, ha visto in campo come formatori di guida sicura Roberto Bormolini, Autoscuola ABC di Livigno, e Manuel Nardin, Autoscuola La 500 di Eraclea.  Prendiamo da parte i due formatori per raccogliere le loro impressioni. Sembrano stanchi e infreddoliti, il tempo non è stato clemente, ma visibilmente soddisfatti.

Il dovere delle autoscuole è quello di istruire i propri allievi ad una guida “inoffensiva”, per sé e per gli altri utenti della strada

 

Come descrivereste il corso Guida Sicura & Co?

Manuel Nardin <direi che è un esperienza 3D: Didattico, Dinamico e Divertente!>

Roberto Bormolini < è un arma in più a disposizione dei consorziati, un ulteriore strumento di crescita, utile per chi vuole differenziarsi dalla concorrenza >

Quale era l’obiettivo formativo di questo corso?

Manuel Nardin< L’obiettivo era fornire agli istruttori La Nuova Guida solide basi per poter replicare ed erogare la formazione sulla Guida Sicura ai loro allievi o ad aziende >.

Roberto Bormolini < La carta vincente di questo Format è che riesce ad essere completo, sotto il profilo didattico,  ma allo stesso tempo semplice da riproporre. Credo che dopo questa esperienza anche gli istruttori che per la prima volta si approcciavano alla Guida Sicura saranno in grado di insegnarne gli assunti di base>.

Quindi un corso per imparare a formare i propri allievi sulla Guida Sicura?

Manuel Nardin < Esatto. Molti dei partecipanti avevano già approcciato la Guida sicura, spesso attraverso corsi molto costosi e con esercizi non facilmente replicabili. Noi volevamo dar loro qualcosa di diverso, che potessero fare proprio per arricchire la loro offerta formativa>.

Roberto Bormolini < Abbiamo dimostrato che per fare un corso di qualità è sufficiente una buona organizzazione, un piazzale adatto ed un minimo di attrezzatura. Stiamo già lavorando ad manuale di sostegno per i Soci>.

Ogni guidatore dovrebbe familiarizzare con gli elementi di base della Guida Sicura, come l’uso dello sterzo, la frenata di emergenza o l’evitamento ostacolo

In che modo può essere utile far apprendere a chi già ha conseguito la patente i principi di guida sicura?

Manuel Nardin < Ogni guidatore dovrebbe familiarizzare con gli elementi di base della Guida Sicura, come l’uso dello sterzo, la frenata di emergenza o l’evitamento ostacolo. Così come la tecnologia ha portato importanti innovazioni sui veicoli, migliorandone la stabilità e sicurezza, anche noi dobbiamo fare la nostra parte per la sicurezza stradale attraverso la formazione> .

Roberto Bormolini < E’ essenziale per far capire ai ragazzi quanto possa essere pericoloso, anche a basse velocità, trovarsi ad affrontare un pericolo improvviso, come una lastra di ghiaccio o un pedone da schivare. Adottare una guida consapevole può fare la differenza!>.

Quindi possiamo dire missione compiuta?

Manuel Nardin < E’ stato un corso “bagnato e fortunato”, ovviamente c’è sempre da migliorare, ma direi che possiamo essere soddisfatti>.

Roberto Bormolini < I  partecipanti sono rimasti entusiasti, significa che abbiamo iniziato con il piede giusto!>

 Appuntamento al prossimo evento Guida Sicura & co., convinti di ritrovare  lo stesso entusiasmo di oggi.

Teresio Viotti, Presidente del network di autoscuole La Nuova Guida: “il nostro dovere: istruire ad una guida inoffensiva”

Le autoscuole, spesso ingiustamente, vengono attaccate per il fatto di non essere state in grado di preparare i propri allievi ad affrontare situazioni di emergenza durante la guida.

Sono convinto che durante il percorso formativo per il conseguimento della patente, il dovere delle autoscuole sia quello di istruire i propri allievi ad una guida “inoffensiva”, per sé e per gli altri utenti della strada.

In uno step successivo a quello del primo conseguimento, occorrerà poi educare i ragazzi ad affrontare situazioni  diverse, ma sempre sotto la guida del proprio istruttore (che avrà cura di non ingenerare nel discente quel senso di onnipotenza, con il rischio di ottenere il risultato diametralmente opposto a quello cercato).

Istruttore che dovrà essere opportunamente formato per erogare tale formazione, integrativa e complementare alla precedente.

In questo senso, mi auguro che il progetto di cui ha parlato il vice Presidente dell’EFA Manuel Picardi nell’ultimo numero de Il Tergicristallo, possa andare a buon fine. L’obiettivo del progetto, tra gli altri, è che le scuole guida possano costantemente innovare le proprie tecniche d’insegnamento, affinché possano trasmettere un ulteriore stile di guida sicuro ai propri allievi .

Di Andrea Cinerari

Pubblicato sul numero 04/2014 del magazine Il Tergicristallo

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