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L’opinione delle Autoscuole sul nuovo regolamento e CQC

L’opinione delle Autoscuole sul nuovo regolamento e CQC

| il 20, mag 2014

17 marzo-17 aprile: a un mese dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che modifica il DM “regolamento autoscuole” e quello sulla “formazione iniziale e periodica insegnanti e istruttori”, abbiamo chiesto quale fosse il punto di vista delle autoscuole.

Come vengono recepite le nuove normative? Come cambierà il lavoro in autoscuola? Ci sono aspetti che andrebbero ulteriormente considerati a livello normativo? Qui alcuni coordinatori regionali ci dicono la loro.

Stefano Galletti – Coordinatore regionale autoscuole Emilia Romagna

Tutti i decreti che sono stati promulgati erano necessari, perchè avevamo un regolamento ormai anacronistico. Rispondono a cambiamenti effettivi nella nostra società, come nel caso della multimedialità. Per questo siamo molto contenti, soprattutto perchè è possibile liberarsi di scheletri meccanici risalenti ancora agli anni 50 e 60.

I sistemi multimediali permettono di avere un’animazione migliore, con una conseguente efficacia comunicativa più immediata e realistica. Siamo contenti dell’introduzione della scatola nera obbligatoria su tutti i veicoli di scuola guida dotati di doppi comandi e attendiamo a breve un decreto che ne stabilisca le caratteristiche. Per quanto riguarda le nuove categorie di patenti definite delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE ed il corrispondente necessario parco veicolare, il ricorso al consorzio risulta essere la soluzione più ragionevole e meno onerosa visto il ridotto numero di patenti di talune categorie e le competenze specifiche comunque richieste al personale docente.

“I sistemi multimediali permettono di avere un’animazione migliore, con una conseguente efficacia comunicativa più immediata e realistica”

A tal proposito forse si potrebbe auspicare un allargamento delle competenze interprovinciali dei consorzi per le categorie meno richieste (C1 e D1). Per quanto riguarda la “formazione a distanza” ( E-learning) espressamente vietata dal nuovo regolamento, mi auspico una futura modifica essendo questo uno strumento molto vicino alle nuove generazioni e al moderno mondo della formazione in generale. Per quanto riguarda il Decreto CQC vedo favorevolmente la limitazione numerica al numero di partecipanti ai corsi di rinnovo, la nuova regolamentazione delle assenze e il fatto che venga specificato che il docente della materia debba essere presente per tutte le ore di competenza a prescindere dall’utilizzo dello strumento multimediale. Per parlare di tutto questo abbiamo in programma già alcuni incontri in Regione per il mese di maggio.

Marco Silvi, coordinatore regionale autoscuole Lazio/Umbria

Un buon inserimento nella normativa è stato il multimediale in sostituzione dell’attrezzatura. Effettivamente l’aula moderna ha bisogno di proiettori e nuovi sistemi. Un altro aspetto fondamentale riguarda la possibilità di noleggio dell’autovettura a lungo termine, una soluzione importante soprattutto in questo momento di crisi, che consente un abbattimento notevole delle spese, soprattutto quelle iniziali. Il consorzio acquista una ruolo sempre più importante, perchè effettivamente gli investimenti economici del consorzio non sono quelli che può premettersi l’autoscuola singola. Senza contare il crollo verticale della patente superiore. A Roma non siamo arrivati a mille patenti D nel 2013.

Le statistiche per tutta l’Italia parlano di 8.900 patenti C e 4.900 D, equivalenti a meno di una patente per autoscuola. Noi fino al 2010 facevamo 10 esami al mese, mentre adesso ne viene svolto solo 1 con sei persone. Fermo restando l’importanza della CQC, della formazione, se un ragazzo volesse fare l’autista avrebbe ancora una spesa di 7.000 – 8.000 euro. Inoltre, uno degli argomenti che stiamo trattando anche nelle riunioni è la scarsa adesione all’associazione, o comunque alle associazioni. L’interesse per le riunioni è grande, ma poi quando si tratta di confermare e rispondere al lavoro delle associazioni, purtroppo si vede una certa trascuratezza. Sono pochi quelli che poi si iscrivono, nonostante comporti una spesa davvero minima.

“È grazie al collettivismo e all’associazionismo se tante norme sono state portate avanti, per di più esclusivamente dalla nostra associazione”

È un servizio che permette di essere aggiornati, ed anche soltanto per questo è di grande valore. È grazie al collettivismo e all’associazionismo se tante norme sono state portate avanti, per di più esclusivamente dalla nostra associazione. Basti pensare che una volta, in merito alla pratica della conferma dei rinnovi della patente, veniva citato esclusivamente il medico, mentre siamo noi ora a farlo. E’ stato quindi definito il ruolo delle autoscuole e degli studi. Infine, per quanto riguarda la CQC, trovo un po’ risicato il tempo di 5 minuti al termine del quarto d’ora per mandare le mail con le assenze. Ci potrebbe essere infatti un momento di calo di rete e non si può rischiare  l’annullamento di un corso solo per questo.

Francesco Bascianelli – Coordinatore regionale autoscuole Liguria

Abbiamo le idee ancora poco chiare, e proprio per questo riteniamo che un convegno sul territorio possa essere utile per parlarne insieme. Innanzitutto dobbiamo capire bene come funziona la normativa, soprattutto per quanto riguarda la CQC. In generale, direi che le cose non cambiano molto dal punto di vista della patente B, mentre andrebbe affrontata la questione delle categorie C1 e D1. In merito al parco veicolare, in provincia di Imperia siamo in 15 autoscuole, con un consorzio unico, e chiedevamo che ci fosse una deroga al di sotto delle 20 autoscuole, in modo che si potesse noleggiare i mezzi nella provincia limitrofa. Sarebbe inoltre da chiarire quale tipo di costo si possa sostenere. A differenza delle province che hanno duecento o più autoscuole, noi siamo troppo piccoli per sostenere questo costo, e non ha senso mantenere dei mezzi che stanno ad arrugginire in un prato. Purtroppo si sta demandando tutto all’autoscuola. Anche l’attrezzatura informatica comporta comunque un raddoppio del personale, con il rischio che ci siano programmi che non funzionano.

“Anche l’attrezzatura informatica comporta comunque un raddoppio del personale, con il rischio che ci siano programmi che non funzionano”

 

Decreto CQC: le novità.

Riassumiamo in modo schematico le principale novità introdotte in tema di formazione iniziale e periodica della carta di qualificazione del conducente.

Possibilità di conseguire patente e CQC contemporaneamente

–         Viene introdotta la possibilità di  poter frequentare corsi di formazione iniziale con la sola patente B e conseguire contemporaneamente la patente di guida di categoria superiore,anche in deroga all’età di conseguimento della patente stessa. A tale scopo la domanda di richiesta patente potrà essere inoltrata con una dichiarazione di iscrizione al corso di formazione cqc, rilasciata dal responsabile del corso.

–        Gli aspiranti conducenti che frequentano i corsi di formazione iniziale e conseguono contemporaneamente la patente di guida, possono iscriversi solo presso autoscuole o centri di istruzione automobilistica formati da consorzi di autoscuole.

Docenti

–        Non è più richiesta l’esperienza triennale per gli insegnanti di teoria e gli istruttori di guida.

–        Viene aggiunta la figura del medico specialista in igiene e medicina preventiva, oltre a quelle già previste di specialista in medicina sociale, medicina legale e del lavoro.

Formazione iniziale

–        Vengono ridotte  le ore di docenza del medico e aumentate quelle di competenza del’insegnante di teoria

Formazione periodica

–        Viene fissato il tetto massimo di 35 partecipanti per ogni corso, compresi coloro che devono recuperare le ore di assenza

–        Il sabato i corsi possono durare dalle ore 8,00 alle ore 15,00, per permettere lo svolgimento di un modulo di 7 ore.

–        Viene modificata la disciplina delle assenze, il cui numero massimo viene potato a 10 ore. Il partecipante che totalizza al massimo 3 ore non deve recuperale, mentre chi supera le 3 ore deve recuperarle tutte. Ad esempio se un partecipante totalizza 5 ore di assenza le deve recuperare tutte e 5 entro un mese.

–        Viene specificato che ogni modulo deve essere trattato dallo specifico docente per tutte le 7 ore, a prescindere che utilizzi o meno il sistema multimediale.

Controlli

–         Viene rafforzato l’istituto dei controlli

–        Chi organizza il corso deve trasmettere ogni due ore l’elenco degli assenti .

 

Di Anna Barbetta

Pubblicato sul numero 05/2014 del magazine Il Tergicristallo

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