Salva bebè, a settembre in discussione al Senato
unasca | il 21, Ago 2018
Dopo il via libera dalla Camera, grazie all’approvazione avvenuta direttamente in Commissione Trasporti, è la volta del Senato. La proposta di legge “Meloni” che prevede che tutti i sistemi di ritenuta per bambini siano dotati di un dispositivo per rilevarne la presenza in auto va in discussione ai primi di settembre.
“L’abbiamo posta come priorità – spiega a Il Tergicristallo Francesco Lollobrigida, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia alla Camera -, vista l’emergenza derivata dalla gravità dei fatti che hanno coinvolto la fascia più debole, quella dei bambini. Abbiamo trovato ampia condivisione dalle altre forze politiche, si utilizzerà quindi la stessa formula, in sede legislativa”. In sostanza, si tratta di una procedura accelerata prevista dal regolamento. Invece della procedura ordinaria, con i testi di legge depositati, discussi dalle Commissioni competenti e approvati nei due rami del Parlamento, questo sistema velocizza i tempi: i capogruppo all’unanimità richiedono che venga inviato il testo in Commissione in “sede legislativa”, dando così la possibilità alla Commissione di approvare la legge.
“Sta diventando legge in tempi molto rapidi anche grazie alla condivisione da parte delle altre forze politiche – continua Lollobrigida – , andremo così a mantenere l’impegno politico preso”. Se la legge incasserà il sì definitivo, si parlerà poi delle coperture per poter prevedere delle agevolazioni per le famiglie. Con la legge di Bilancio, il Parlamento e il Governo stabiliranno quanto conferire come copertura. “A nostro avviso le questioni di sicurezza devono vedere una compartecipazione, per agevolare le spese dei cittadini. Non possiamo pensare che alcune famiglie possano permetterselo e altre no. Cercheremo quindi di ottenere gli incentivi per l’installazione”.
Si capirà anche se potranno essere i costruttori a farsi carico, almeno parzialmente, della spesa. “È uno degli elementi che andremo a discutere”, ci conferma Lollobrigida. Una volta approvata, si conoscerà anche la data di entrata in vigore della legge, e sarà compito del Ministero occuparsi dell’applicazione della nuova normativa.
La proposta di legge ipotizza che le famiglie possano utilizzare seggiolini con i segnalatori acustici e luminosi, oppure sensori che rilevano il peso del bambino sul sedile e che scattano quando il motore viene spento, la cintura del conducente slacciata o lo sportello aperto, o che prevedono l’invio di sms. Come il dispositivo che Unasca, l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica, ha deciso di donare a 100 famiglie, grazie all’iniziativa che si svolgerà in tre ospedali delle città di Milano, Roma e Napoli il prossimo 29 settembre.