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Cima

Tagliando… Addio!

Tagliando… Addio!

| il 30, Nov 2013

Dalla carta alla via telematica

Dalla carta alla via telematica. Non più un tagliando adesivo che rischia di staccarsi, di diventare poco leggibile, e consegnato spesso in ritardo, ma una procedura del tutto rinnovata e tecnologica. E’ questo il senso della nuova normativa per il rinnovo delle patenti di guida, un obbligo europeo che il Governo italiano, in particolare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sta recependo e sul quale si stanno definendo le norme del caso. Questo è il momento del confronto, per definire come attuare la nuova disposizione. Ma come si caratterizza questa nuova procedura? Che ruolo avranno le autoscuole e gli studi di consulenza? Emilio Patella, Segretario Nazionale Autoscuole UNASCA, fa chiarezza sull’argomento:

Credete che la nuova procedura sia utile?

Si tratta di un’innovazione importante. Entro 10-15 anni, infatti, come stabilito dalla direttiva europea, tutti i paesi membri dovranno ristampare le patenti di guida, per aggiornare l’archivio unico europeo dei conducenti. Finora accadeva che la foto del conducente non fosse aggiornata, e il tagliando stesso non era buona soluzione. Spesso infatti, oltre a potersi staccare e non essere più leggibile, veniva consegnato in ritardo, mentre con questa nuova procedura vengono stabiliti tempi certi di trasmissione al momento della visita medica.

Che ruolo avranno le autoscuole e gli studi di consulenza, nel recepimento della nuova procedura per il rinnovo della patente?

Le autoscuole e gli studi di consulenza potranno agevolare la vita sia al cittadino sia al medico. Al cittadino, grazie ad un numero maggiore di sportelli sul territorio, facendo evitare all’interessato code alle ASL, garantendogli una maggiore flessibilità di orari, ma soprattutto portando, anche questa volta, un valore aggiunto, dato dal fatto che come autoscuole siamo già abituati a trasmettere i dati alla motorizzazione civile. Possiamo dare un aiuto, quindi, sia nell’aspetto pratico sia in quello di sostegno, grazie alla consulenza al cliente sulle procedure che deve seguire, soprattutto ai clienti più anziani. Sono informazioni che difficilmente fornisce il medico e c’è ancora una scarsa conoscenza sulle nuove patenti in generale, che quest’anno sono diventate ben 15. Allo stesso tempo si può fare consulenza al medico stesso, sia sulle patenti sia sulla capacità di trasmettere i dati.

La norma prevede che il soggetto riceva il duplicato all’indirizzo fornito, ma non si rischia di andare oltre i tempi massimi previsti?

Un’altra novità prevista dal decreto è la possibile che la patente venga spedita in autoscuola o allo studio di consulenza, invece che all’indirizzo del soggetto, in modo che il soggetto possa venire a ritirala comodamente presso l’autoscuola o lo studio di consulenza, senza dover passare dalla burocrazia postale. In questo caso si propone anche che l’invio da parte del medico non sia singolo per ogni visita, ma complessivo, in modo da risparmiare sulle spese di spedizione postale.

Come si sta definendo la “messa in pratica” della nuova procedura?

Stiamo collaborando a stretto contatto con il Ministero, al quale è stata chiesta anche una riunione ufficiale, per seguire da vicino questa fase di definizione delle procedure. Potrebbero, infatti, emergere alcuni problemi, come il fatto che alcuni soggetti che non sono medici organizzino delle visite. La norma, infatti, stabilisce che è il medico a dover seguire la procedura e tutte le pratiche burocratiche, sia che effettui la visita nel suo studio sia che la effettui in un’altra struttura. Quindi, se il medico effettua la visita in un’altra struttura, questa struttura non può far pagare dei servizi a nome della struttura stessa, perchè sarebbe un abuso illegale.

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