Un bilancio per il 2012
unasca | il 24, Ago 2013
Nel 2012, a livello nazionale, 1.645.979 persone hanno svolto le prove d’esame per il conseguimento della patente di guida. Di questi, ben il 91,95%, pari a 1.513.499 persone, ha sostenuto l’esame attraverso un’autoscuola, a fronte dell’8,05% di chi si è presentato da privatista. Nell’Italia settentrionale, su un totale di 707.157 esaminati, il 6,11% era privatista, mentre il 93,89% era stato seguito da un’autoscuola. In quest’area la Regione con più esaminati è stata la Lombardia, con un rapporto tra privatisti e autoscuole del 5,89% al 94,11%. Passando all’Italia Centrale, complessivamente le persone che hanno sostenuto l’esame per la patente sono state 373.595, l’11,99% delle quali come privatisti e l’88,01% attraverso l’autoscuola. Nel Lazio, la Regione con più esaminati – 166.184 – il 12,13% era privatista mentre l’87,87% si presentava tramite autoscuola. Nell’Italia Meridionale – 371.732 esaminati – il 6,17% era privatista, mentre il 93,83% proveniva da un’autoscuola. Qui la Regione con più prove è stata la Campania, con il 95,53% proveniente da autoscuola. Nell’Italia insulare – 193.495 esaminati – la Regione in testa è la Sicilia, con il 90,65% tramite autoscuola.
Nelle prove di teoria, a livello nazionale, su un totale di 834.411 prove il 69,69% degli esaminati sono stati riconosciuti idonei, mentre il 30,31% è stato respinto. Confrontando i risultati tra privatisti e chi ha seguito i corsi presso un’autoscuola, si vede che sono stati riconosciuti idonei il 45,82% dei privatisti, a fronte del 71,72% di chi faceva parte di un’autoscuola.
Il numero delle prove di guida a livello nazionale è stato 811.568. l’89,12% è stato promosso, mentre il 10,88% è stato respinto. Anche se la percentuali di idonei privatisti e di idonei provenienti da autoscuola non si differenzia molto (rispettivamente 87,21% e 89,29%), tale numero va rapportato al numero degli esaminati, con ben 664.750 idonei di autoscuole a fronte dei 58.510 privatisti.
Categorie: A, B, C, D, categorie inferiori e ciclomotori
Per quanto riguarda la Patente A, a livello nazionale, 45.140 esaminati nella prova teorica sono stati riconosciuti idonei, ovvero il 67,09%, mentre 153.947 sono stati riconosciuti idonei alla guida, 93,01 degli esaminati. Per la categoria B, gli idonei alla teoria sono stati 497.224 (il 69,17%), mentre gli idonei alla guida 529.516 (l’87,67%). Nella categoria C, sempre a livello nazionale, gli idonei alla teoria sono stati l’80,68% degli esaminati, pari a 19.070, e nella guida il 94,73% pari a 18.608 esaminati. Infine, per la categoria D 5.356 sono stati considerati idonei all’esame teorico (80,28%), mentre 5.025 alla guida (il 94,19%). Per le categorie BE, CE, DE, gli idonei alla teoria sono stati 13.599 (84,62%) e gli idonei alla pratica 13.493 (96,02%).
Nelle patenti inferiori (A – B – BE), gli uomini idonei alla teoria sono stati il 67,04%, mentre le donne il 71,20%. Nelle altre categorie, gli uomini idonei alla teoria sono stati l’81,09%, mentre le donne il 76,73%. Nelle prove di guida per categorie inferiori gli uomini idonei sono stati il 91,67%, e le donne l’85,01%, mentre per le altre categorie il 94,81% degli uomini è stato riconosciuto idoneo alla guida, e l‘89,67% delle donne.
Attività Autoscuole
A livello regionale il numero più alto di autoscuole (978) è presente in Lombardia, con 108.319 idonei alla guida, 111 idonei per scuola e 11 idonei per 1000 abitanti. L’area con più autoscuole è l’Italia Settentrionale con 2.932 scuole, 304.187 idonei alla guida, 104 per ogni scuola per 11 idonei ogni 1000 abitanti.
L’Attività delle autoscuole tra passato, presente e futuro
Se il tasso di natalità continua a scendere non ci sarà più lavoro per le autoscuole? Quanti diciottenni ci saranno in futuro che potrebbero varcare la soglia dell’autoscuola per prepararsi all’esame della patente? Manuel Picardi, delegato Unasca, ha risposto a questa domanda, con un’interessante ricerca. Mettendo a confronto proprio i tassi di natalità e il numero di esaminati in diversi anni, è possibile farsi un’idea di cosa potrebbe accadere in futuro. L’aspetto sorprendente che emerge dalla ricerca è che, mentre il tasso di natalità non ha subito particolari flessioni dal 1994 ad oggi, facendo mantenere stabile anche il numero dei possibili diciottenni che accedono all’esame per la patente di guida e che si iscrivono in autoscuola, il numero delle autoscuole è invece in diminuzione. Nel dettaglio, per l’anno 2012, le autoscuole attive sono 7.064. I nati nel 1994, diciottenni nel 2012, sono stati 536.665. Quindi, i potenziali diciottenni per autoscuola nel 2012 sono stati 75,97. I nati nel 1974, 886.310 persone, sono diventati diciottenni nel 1992, quando le patenti B rilasciate sono state 1.655.463. Mentre i nati nel 1994, 536.665, sono diventati diciottenni nel 2012, anno in cui le patenti B rilasciate sono state 1.026.740. Dall’analisi del tasso di natalità si ricava anche un altro importante dato: mentre dal 1995 i nati italiani, tra un’oscillazione e l’altra, si sono attestati a quota 500.000, al di sotto di questi numeri tra il 2008 e il 2011, i nati stranieri hanno fatto un salto decisamente consistente, passando da poche migliaia a quasi 100.000 nel 2011. Si conferma quindi l’importanza via via più consistente degli stranieri come bacino d’utenza per le autoscuole.
Non dimentichiamo la sicurezza
Se non adeguatamente preparati si rischia di diventare un pericolo per se stessi e per gli altri. Se le funzioni amministrative legate allo svolgimento degli esami della patente, e non solo, erano prima di competenza della Regione, adesso passano a quella delle singole Province. Sono le Province quindi ad occuparsi degli esami per il conseguimento delle patenti di guida, delle abilitazioni professionali e del loro rinnovo, dell’autorizzazione e la vigilanza sull’attività delle autoscuole, e sull’attività di revisione dei veicoli e i corsi di recupero per i punti della patente. Le Regioni devono quindi avere chiara la situazione, e controllare l’attività delle Province, come richiesto dal consigliere regionale Roberto Novelli alla Giunta tramite un’interrogazione, in cui chiede di poter avere un quadro completo della situazione dei bocciati per ogni singola provincia, con la suddivisione per ogni autoscuola, la frequenza della presenza degli esaminatori, il numero di ispezioni amministrative e il numero dei verbali elevati a seguito delle stesse.
Pubblicato sul numero 07/08/2013 del magazine Il Tergicristallo