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Unasca Salerno: Motorizzazione stella polare nella crisi Covid

Unasca Salerno: Motorizzazione stella polare nella crisi Covid

| il 29, giu 2020

Avere risposte, per poter dare risposte. Una catena di trasmissione che parte dalla Motorizzazione, fa perno sulla Segreteria provinciale per scaricare a terra sugli Associati Unasca. Una catena di trasmissione di informazioni che non si è mai interrotta in piena emergenza Covid e che ha permesso agli Studi di consulenza automobilistica di Salerno di dare risposte ai propri clienti.

«Va detto a chiare lettere – dice il Segretario provinciale degli Studi Unasca di Salerno Cosimo Fulgione – che in nessuna provincia italiana tanto è stato fatto. Qui a Salerno è ormai rodato un rapporto tra pubblico e privato che sottolinea il forte carattere della nostra terra nei momenti di difficoltà. I nostri professionisti del settore pratiche auto hanno saputo affrontare in maniera determinata l’evento emergenziale continuando a garantire il supporto necessario alla filiera del trasporto, che è stato il pilastro che ha garantito la consegna dei generi alimentari è dei medicinali. Insomma, che ha tenuto in piedi il Paese».

Un sistema basato su fiducia e chiarezza, che non ha mai smesso di funzionare. «Quando siamo arrivati alla Fase 2 – prosegue Fulgione –, la forte sinergia con la Motorizzazione ci ha permesso di organizzare subito la modalità di ricevimento e di espletamento delle pratiche. Altri hanno scelto di chiudere i battenti a professionisti e cittadini, mentre lo spirito di collaborazione dell’Ing. Aristodemo Giovanzante e dell’Ing. Umberto Volpe, che hanno saputo interfacciarsi con noi tutti partecipando alle discussioni in maniera costruttiva e attenta, ha fatto davvero la differenza per noi. Un dialogo con la Motorizzazione che non è mai stato così intenso».

Il 2020 era iniziato con ben altre urgenze, ma Unasca ha saputo tenere la rotta. «A ripensarci ora – continua Fulgione – nei primi due mesi dell’anno ci siamo arrampicati tra rese e vittorie. Ogni giorno, l’asticella si spostava sempre più lontano dalla nostra comfort zone caratterizzata da procedure ben rodate, simbolo dell’efficienza del nostro lavoro. Poi, dalla seconda settimana di marzo, il lockdown ha cambiato, probabilmente per sempre, le nostre aspettative più prossime ed il modo di lavorare. Tra un DPCM e l’altro, mentre tutti iniziavano a parlare di smart working e di procedure telematiche, che noi usiamo ormai da decenni, un ruolo centrale lo ha avuto l’associazionismo. Essere in Unasca ha fatto la differenza. Credo che anche la Motorizzazione lo abbia apprezzato».

(Foto: Creative Commons/Jack45)

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