Cinquant’anni di Convenzione di Vienna
Manuel Picardi | il 29, Mar 2019
Durante la settimana dal 25 al 29 marzo, a Ginevra si festeggia il 50° anniversario della Convenzione internazionale dal Traffico e della Segnaletica, più nota come la “Convenzione di Vienna” del 1968.
I lavori sono cominciati lunedì e proseguiti per tutta la settimana. Delegazioni provenienti da diverse parti del globo presentano parte delle attività svolte nell’ultimo anno. Luciana Iorio, Presidente del WP1 (“Working Party on Road Traffic Safety”, ovvero Gruppo di lavoro sulla sicurezza del traffico stradale) apre la sessione degli interventi e si fa accompagnare da Jean Todt, inviato speciale dal Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Sicurezza Stradale. Si comincia dai rappresentanti di Mauritius, Camerun, Brasile, Libano, Uganda e Cina, per poi passare alle associazioni internazionali, quali FIA, IMMA e PIARC.
Gli argomenti trattati sono svariati: si passa dagli adeguamenti nazionali alle normative internazionali per arrivare alle modifiche da applicare agli attuali trattati. Tecnicismi di difficile comprensione ai più la fanno da padrone quando si affrontano i diversi punti che vorrebbero essere modificati nella Convenzione e nei suoi allegati.
I punti salienti sono: la coerenza tra la Convenzione di Vienna e i Regolamenti tecnici per la costruzione dei veicoli; i veicoli con sistemi automatici: il concetto di altre attività durante la guida; situazioni dove il conducente opera fuori dal veicolo; veicoli altamente e completamente automatizzati; proposte di modifica all’articolo 8 della Convenzione di Vienna (1968).
Le sfide che si profilano nei prossimi anni sono di notevole spessore. È la prima volta che associazioni di autoscuole hanno la possibilità di partecipare a incontri di questo livello e comprendere, nonché contribuire, alle decisioni che determineranno la loro esistenza. Anche oggi è stato ottenuto un grande risultato per Unasca.