Veicoli sicuri, l’Europa trova l’accordo
Manuel Picardi | il 06, Giu 2019
Sicurezza stradale, c’è l’accordo provvisorio per la revisione del regolamento europeo. Il 25 marzo scorso, durante la seconda tornata di negoziati informali, il Parlamento e il Consiglio europei, nell’ambito dell’orientamento della presidenza rumena, hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta della Commissione.
Cosa accadrà, da questa data in avanti? Le prossime regole richiederanno l’introduzione di circa 30 sistemi differenti per le diverse categorie di veicoli di nuova produzione. La maggior parte delle tecnologie diventeranno obbligatorie nel maggio 2020 per i nuovi modelli e, dal maggio 2024 per i modelli esistenti. Ecco alcune delle novità previste per tutti gli autoveicoli e altre per le specifiche categorie.
Per gli autoveicoli in generale si parla di avviso di sonnolenza e distrazione del conducente, assistenza intelligente alla velocità, introduzione di telecamere o sensori, raccolta dati in specifiche blackbox in caso di incidente. Per autoveicoli fino a 3,5 t è prevista l’assistenza alla corsia, la frenata di emergenza avanzata e innalzamento degli standard delle cinture di sicurezza. Per autoveicoli superiori a 3,5 t si evidenziano i requisiti specifici per migliorare la visione diretta e rimuovere i punti ciechi per la parte anteriore e laterale dei veicoli, col fine di rilevare e avvertire la presenza di utenti deboli della strada, soprattutto durante le manovre di svolta. Secondo la Commissione europea, le misure proposte contribuirebbero entro il 2038 a salvare 25.000 vite umane all’anno e ridurre a 140.000 i feriti gravi.
L’accordo è stato accolto con grande favore dalla comunità internazionale della sicurezza stradale: ETSC (European Transport Safety Council), EUROCITIES, T&E (Transport & Enviroment) e FEVR (Fédération Européenne des Victimes de la Route) da tempo chiedevano un aggiornamento degli attuali standard di sicurezza dei veicoli circolanti sul territorio dell’Unione Europea. CLEPA (European Association of Automotive Suppliers), l’associazione di fornitori componenti automobilistici, sostiene che la maggior parte dei sistemi di sicurezza siano già stati sviluppati e distribuiti nel vecchio continente.