Prorogato il Documento unico: un lavoro di squadra e punto di partenza
unasca | il 01, Apr 2021
Documento unico, la proroga è arrivata al fotofinish. Ragionevole e necessaria, è arrivata dopo le 20 di mercoledì 31 marzo, grazie al voto favorevole del Consiglio dei Ministri. Un risultato che è senz’altro un lavoro di squadra. Anzitutto con le altre sigle italiane dell’automotive. Grazie all’azione congiunta con ANFIA, ASSILEA, ANIASA, FEDERAUTO e UNRAE, la forza del messaggio di UNASCA si è moltiplicata poiché è stata riconosciuta la centralità degli Studi di consulenza nel sistema della mobilità. Una strategia che è iniziata già a febbraio.
C’è poi il dialogo importante con la politica. La Segreteria nazionale Studi ha avuto diversi interlocutori. Nel governo precedente l’ex Viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s) oggi sottosegretario al MIMS. Gli attuali viceministri al MIMS Teresa Bellanova (Italia viva) e Alessandro Morelli (Lega). La Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Raffaella Paita (Italia Viva), che ha incontrato il Segretario nazionale Giuseppe Guarino e il Vice Francesco Osquino il 3 marzo scorso. Il confronto continuo con l’onorevole Elena Maccanti (Lega), che è componente della Commissione trasporti, il senatore Antonio Barboni (Forza Italia) che ha sollecitato il Ministro Giovannini con una interrogazione. Come è noto, il termine ultimo prima di dare il via alla piena operatività del Documento unico è ora il 30 giugno 2021.
«Appena eletti – dichiara il Segretario nazionale Studi Giuseppe Guarino – in dicembre, abbiamo fatto la prima segreteria operativa il 14 gennaio e in quella data abbiamo preparato l’emendamento al “Milleproroghe” per far slittare al 30 giugno l’entrata a regime del Documento unico. Per un mero disguido il provvedimento non è stato inserito in quell’occasione, ma non abbiamo desistito. Abbiamo cercato altre strade e coinvolto le Istituzioni, il comparto dell’automotive e tutte le conoscenze politiche che abbiamo sensibilizzato hanno compreso la gravità della situazione. Abbiamo continuato con tavoli tecnici e riunioni infinite e alla fine, allo scoccare del fatidico 31 marzo, ce l’abbiamo fatta, la proroga è stata inserita nel Decreto legge che il Consiglio dei Ministri ha approvato. È stato il primo obbiettivo che ci siamo posti e che con tenacia abbiamo raggiunto, ma è solo un punto di partenza. Adesso abbiamo tre mesi di tempo per cercare di portare alla discussione le tante criticità che gli Associati ci hanno segnalato e che abbiamo raccolto in un piccolo vademecum che ci guiderà per proporre migliorie al sistema. A tutta questa grande squadra va il nostro più sentito ringraziamento».
(Nella foto: la Segreteria nazionale Studi di Consulenza automobilistica UNASCA)