Firenze capofila del primo progetto italiano per la formazione degli autisti su omicidio e lesioni stradali
FIRENZE – 12 maggio 2025. Parte da Firenze e dalla Toscana il primo progetto nazionale dedicato alla formazione di autisti professionali e operatori di autoscuole sui temi dell’omicidio e delle lesioni stradali. A promuoverlo è l’Associazione Gabriele Borgogni, in collaborazione con Autolinee Toscane, GEST, UNASCA e il Centro Studi Cesare Ferrari.
L’iniziativa è stata presentata ufficialmente questa mattina a Palazzo Medici Riccardi e rappresenta un passo avanti significativo nella promozione della sicurezza stradale in Italia. Due i percorsi avviati: uno destinato agli autisti professionali, sia in formazione che in fase di rinnovo patente (CQC), e uno dedicato agli istruttori di scuola guida, con l’obiettivo di colmare un vuoto nei programmi ministeriali relativi alle conseguenze legali di comportamenti scorretti alla guida.
“Vogliamo fermare le stragi sulla strada, a partire da chi la percorre ogni giorno per lavoro”, ha dichiarato Valentina Borgogni, presidente dell’associazione nata in memoria del figlio Gabriele, vittima della violenza stradale. “I sinistri stradali legati all’attività lavorativa rappresentano oltre il 50% delle morti sul lavoro. È ora di affrontare il problema con formazione mirata e consapevolezza.”
A sostenere con forza il progetto anche Autolinee Toscane e GEST, entrambe del gruppo RATP Dev Italia. “Siamo fieri di essere i primi in Italia ad adottare questo modello. Il nostro lavoro di prevenzione e monitoraggio ha già portato al riconoscimento internazionale con la certificazione ISO 39001,” ha affermato Riccardo Franchi, direttore Risk Management di RATP Dev Italia.
Importanti anche gli interventi di Daniela Paladini di UNASCA e di Emilio Patella del Centro Studi Cesare Ferrari, che hanno sottolineato l’urgenza di diffondere cultura e responsabilità tra formatori e professionisti della guida. “Solo conoscendo a fondo le regole – e le loro conseguenze – si può sperare in un reale cambiamento.”
Firenze si propone così come laboratorio nazionale per una nuova idea di formazione alla guida, più consapevole e attenta al valore della vita umana. E con l’obiettivo, condiviso, di estendere presto questo modello al resto del Paese.