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Cima

“Pin Talk – Road Safety Toward 2020”, il resoconto

“Pin Talk – Road Safety Toward 2020”, il resoconto

| il 24, Nov 2014

Presso il Parlamentino del Ministero dei Trasporti l’ETSC (European Transport Safety Council) ha celebrato il Pin Talk – Road Safety Toward 2020.

Con la sala gremita, ha aperto le danze il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ribadendo l’impegno e la volontà del Governo nel raggiungere il traguardo prefissato dall’unione europea: la riduzione del 50% delle vittime da incidente stradale entro il termine stabilito del 2020, dopo il già brillante successo ottenuto nel precedente decennio. Il Ministro ha ribadito che gli obiettivi del Governo rimangono formazione e prevenzione, quindi l’utente della strada responsabile va forgiato dai primi anni di vita, plasmato in gioventù e rassicurato in vecchiaia.

L’intervento del Presidente della Fondazione Ania, Aldo Minucci, ha svelato una serie di numeri interessanti riguardo la mobilità italiana. Nel belpaese si spendono circa 27 miliardi di euro per gli incidenti stradali (circa il 2% del PIL) e circolano quasi 3 milioni di veicoli con le scatole nere. Anticipa che si sta pensando di installarne anche sui ciclomotori. La formazione deve essere un continuum: gli automobilisti devono essere informati (si è colta l’occasione per presentare la nuova campagna di sensibilizzazione attraverso spot televisivi) e la necessità di formare i lavoratori in itinere, magari attraverso la frequenza di corsi di guida avanzata.


In Europa oggi perdono la vita 26025 persone e si spendono 1,9 milioni di euro in prevenzione.

E’ il turno di Antonio Avenoso, il Direttore esecutivo dell’ETSC. Il fantantonio della sicurezza stradale europea è il grande artefice dell’incontro. Con il suo fluente inglese ha incantato la platea del Parlamentino sullo stato dell’arte nello scenario europeo, mostrando l’impegno versato ed i continui risultati ottenuti dai singoli Stati membri. In Europa oggi perdono la vita 26025 persone e si spendono 1,9 milioni di euro in prevenzione. I suoi ospiti internazionali sono i rappresentanti di Spagna, Polonia e Regno Unito per l’High Level Group on Road Safety, ovvero tre dei Paesi che stanno ottenendo i risultati migliori in fatto di riduzione di incidenti stradali e prevenzione.

In Italia, nel 2013, si riportano 181.227 incidenti stradali con feriti che hanno causato 3.385 decessi e 257.421 feriti. Ci sono più di 9 morti ogni giorno, 1 ogni 2 ore e mezzo.

La situazione italiana è stata chiaramente presentata da Sergio Dondolini, il nostro Direttore Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso la presentazione del Piano Nazionale di Sicurezza Stradale, Orizzonte 2020. In Italia, nel 2013, si riportano 181.227 incidenti stradali con feriti che hanno causato 3.385 decessi e 257.421 feriti. Ci sono più di 9 morti ogni giorno, 1 ogni 2 ore e mezzo. L’impegno di tutti sta dando i sui frutti, ma riconosce che ci sia ancora tanto da fare e solo con una visione olistica i soggetti coinvolti potranno apportare nuovi benefici alla titanica impresa di raggiungere l’obiettivo di riduzione delle vittime entro la fine del decennio in corso.

È sua la battuta che racchiude gli immani sforzi da affrontare per raggiungere il target: “Quando si parla di sicurezza stradale, per far meglio comprendere la portata della sfida, mi viene il paragone con le difficoltà che una persona affronta durante una dieta. Non è tanto difficile perdere i primi chili, quanto quelli successivi e soprattutto il mantenimento del peso..”.

Buon lavoro a tutti.

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