Attivo Nazionale Autoscuole, Unasca progetta la ripartenza
unasca | il 30, Apr 2020
Patella, Picardi, Onori, Falteri, i dirigenti territoriali e i titolari di autoscuola, con il Presidente Datri. Unasca fa quadrato contro il Coronavirus, lunedì 27 aprile, con un’iniziativa che ha coinvolto circa mille Associati: l’Attivo Nazionale Autoscuole per progettare la ripartenza. L’obiettivo era creare un evento sì digitale, ma sostanziale per gli Associati e per Segreteria nazionale per incrociare proposte di politica associativa con istanze del territorio. Intervenuti anche la senatrice Simona Pergreffi (Lega) e l’onorevole Roberto Novelli (Forza Italia), ex titolare di autoscuola. Il punto normativo con l’avvocato Federico Manna, mentre Denis Girola, Presidente di Sermetra Assistance, ha presentato un prodotto assicurativo strutturato specificamente per le autoscuole, che copre la responsabilità RC professionale. In coda all’evento, l’intervento del l’ing. Alessandro Calchetti, nuovo Direttore Generale della Motorizzazione Civile, che ha ribadito la sua fiducia nella missione di «educatori stradali» dei titolari di autoscuole e la «grande stima per Unasca».
L’Associazione, dunque, non è rimasta ferma durante il lockdown. Tutt’altro. Sebbene la chiusura degli uffici della Motorizzazione, blocchi l’attività delle autoscuole, questo Attivo Nazionale Autoscuole porta a un punto di sintesi le decine di incontri territoriali e nazionali svolti in queste settimane sulle piattaforme di videoconferenza. Unasca si organizzata per elaborare delle proposte. A partire dalla questione IVA sulle patenti: Unasca sta lavorando per presentare un emendamento che introduca un bonus famiglia per recuperarla o abbatterla; capitolo Legge 870, per la quale si è richiesto di pagare le missioni posticipate ovvero dopo l’espletamento delle sedute di esame; la richiesta di assumere nuovi esaminatori o richiamare quelli già in pensione, come sta facendo il Sistema Sanitario Nazionale con i medici in questo periodo di emergenza. Sulla questione veicoli e patenti, la Direzione Generale ha formato due gruppi di studio.
Il messaggio lanciato da Emilio Patella è chiaro: Unasca vuole ripartire. Lo si è detto al Paese, con, decine di articoli sui quotidiani e riviste specializzate, passaggi sui Tg nazionali Mediaset che hanno raggiunto una audience di circa 10 milioni di persone. All’interno dell’Associazione, lo si è detto e fatto: con i diversi webinar di approfondimento (Normativa autoscuole, Comunicazione, Diritto Amministrativo, Cronotachigrafo, Gestione dell’emergenza) in collaborazione con il Centro Studi Cesare Ferrari e il confronto serrato con la Direzione Generale del Dipartimento del MIT alla quale è stata sottoposta la proposta di una turnazione maggiore per gli esami di teoria quiz e la riduzione del tempo di esame di guida. Non solo. È stato chiesto di sospendere la procedura informatica di comunicazione delle guide, la possibilità di trasformare le guide in visione notturna in guide su autostrade e strade extraurbane e di portare il numero delle guide certificate a 10 in analogia con quanto avviene per la Guida Accompagnata. Per le guide certificate oltre alla sospensione delle guide notturne e di compensare il minor tempo di esame aumentandole da 6 a 10 ore.
Per non far trovare impreparate le autoscuole, la Segreteria nazionale ha prodotta una bozza di protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 a protezione di titolari, dei dipendenti e dei clienti. Il protocollo, che è stato illustrato da Davide Falteri, sarà visionato dai sindacati dei lavoratori e la bozza è già stata inviata alla Direzione Generale per una prima valutazione.
Uno sguardo sull’Europa: Manuel Picardi, Segretario generale dell’EFA (la Federazione Europea delle Autoscuole) ha presentato il progetto “Scuole Guida & Mobilità Connessa”, che Unasca ha presentato il 23 gennaio 2020 a Bruxelles, un progetto che promuove una formazione minima certificata teorico pratica presso le autoscuole, e una panoramica sulle misure di sicurezza per le autoscuole prese in altri Stati dell’Unione europea in questo periodo.
È stato fatto un sondaggio con quattro quesiti che diano delle indicazioni di indirizzo alla Segreteria nazionale. Oltre il 60% ha espresso la volontà di tornare ad operare il 18 maggio mentre il 91% vuole effettuare esami di teoria presso la Motorizzazione.