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lunedì 14, Ottobre 2024

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Cima

Autotrasporto, la piattaforma territoriale Global

Autotrasporto, la piattaforma territoriale Global

| il 06, Mag 2019

Una maggiore fluidità di informazioni, tra le esigenze delle imprese e la disponibilità dei neopatentati professionali, attraverso le autoscuole. O meglio, i consorzi. «Si tratta di una piattaforma territoriale – spiega Davide Falteri, presidente del Consorzio Global -, che prevede di creare un match tra domanda e offerta nel mondo dell’autotrasporto, andando a ripercorrere quello che le autoscuole fanno già naturalmente, cioè occuparsi della formazione professionale dei conducenti. Un progetto che mette a sistema il mondo delle autoscuole con il mondo dell’autotrasporto. C’è una reale esigenza di autisti, ai quali però non basta avere l’abilitazione. Serve personale viaggiante al quale siano state già impartite delle conoscenze che riguardano il mondo del lavoro».

Il fulcro di questa convenzione è nelle autoscuole, che adempiono al loro ruolo di far conseguire le abilitazioni alla guida di un mezzo pesante e hanno quindi disponibile il censimento dei neopatentati disponibili a intraprendere questo percorso professionale.

«Attraverso questo progetto – continua Falteri – è possibile aiutare le autoscuole associate a UNASCA a far sì che i prossimi allievi possano essere avvantaggiati ad avere un finanziamento economico, non solo con il fondo sociale europeo, ma anche per esempio con finanziamenti dell’Albo ancora attivi, per farli avvicinare all’autoscuola con vantaggio economico, dare spinta competitive a questa autoscuole, per dare maggiori opportunità a giovani che magari sono stati lontani da questo mondo. A questo si somma l’impegno delle imprese di assumere una percentuale di questi giovani. Qui entrano in gioco anche i sindacati, per far sì che questi giovani possano, tramite strumenti contrattuali competitivi».

I consorzi dunque riescono a tenere insieme più attori in questo gioco di domanda e offerta. «Abbiamo puntato sulla visione sistemica – conclude Falteri -, proprio perché questa piattaforma deve essere uno strumento semplice che dia la possibilità alle autoscuole di essere più competitive. Il ruolo dei consorzi è un ruolo chiave perché sono percorsi formativi che richiedono qualità e quindi costi che le autoscuole da sole farebbero fatica ad affrontare».

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