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UNASCA, un popolo di professionisti

UNASCA, un popolo di professionisti

| il 07, mag 2019

UNASCA chiama, il suo popolo risponde. Partecipazione che scalda i cuori, domenica 5 maggio a Roma per il Convegno nazionale su Documento Unico e modifiche al Codice della strada. Una tavola rotonda che ha visto confrontarsi l’Ing. Alessandro Calchetti, Presidente del Comitato Tecnico sul Documento Unico e Direttore della DGT Nord Est; Pietro Marianella, Direttore della Divisione 5 della Direzione generale della Motorizzazione; Miriam Nardelli, della Direzione generale della Motorizzazione; Francesco Foresta della Direzione generale della Motorizzazione e, dopo molti anni, il direttore del Servizio gestione PRA Giorgio Brandi. Assieme ai segretari nazionali Studi e Autoscuole, Yvonne Guarnerio e Emilio Patella, moderati da Mario Rossi di Quattroruote.

Giornata ricca e complessa, oltre tre ore di dialogo serrato che non ha certo fatto sconti a nessuno e grazie alla quale i tanti associati hanno potuto sentire impegni precisi da parte delle due amministrazioni e chiarimenti procedurali. Il messaggio comune, per i due settori di UNASCA, è che così tante persone vogliono lavorare con strumenti moderni, veloci, precisi, per dare qualità ai loro clienti e ai loro allievi. Che si tratti di modifiche al Codice della strada, su cui il dialogo e il confronto con la parte tecnica del Ministero e con la parte politica, il Legislatore, non è mai venuta meno; oppure di Documento Unico e il suo calendario operativo, UNASCA fa sentire la sua voce.

Le domande di un giornalista esperto e competente come Mario Rossi, dalla guida assistita, alle esterovestizioni, ai rapporti tra gli archivi del PRA e della Motorizzazione, passando per il bollo sulle auto storiche, sino alla tabella di marcia effettiva per la fase sperimentale di adesione degli Studi alla nuova procedura digitale del Documento Unico. Sino alle domande dalla platea, che hanno espresso timori e speranze che l’impianto delle nuove procedure sia in grado di evitare intoppi nel lavoro quotidiano, sino all’impegno e la richiesta esplicita da parte della Motorizzazione che l’adesione alla fase sperimentale sia convinta sia in termini di agenzie che vi aderiranno, sia, soprattutto, per la mole di pratiche che verranno trasmesse utilizzando le nuove procedure telematiche.

Mario Rossi ha colto una promettente coincidenza lessicale tra i giudizi dell’UNASCA e di ACI. Entrambi ritengono che il passaggio al Documenti Unico sia un passaggio epocale. Molto, probabilmente, sarà il lavoro di ottimizzazione da luglio sino a fine dicembre. Ma che l’Ing. Calchetti abbia definito “inderogabile” l’utilizzo delle nuove procedure dal primo di gennaio prossimo è un impegno preciso, che tutti in sala si aspettavano di sentir pronunciare. Che ripaga dall’esclusione delle associazioni dalla maggior parte dei tavoli tecnici degli ultimi mesi, se è pur vero, come ha confermato Calchetti, che serviva un chiarimento operativo non facile per allineare gli archivi del Ministero e di ACI.

Se, come ha detto Emilio Patella a proposito delle modifiche al Codice della strada, sempre e troppo lente quando passano per leggi delega, UNASCA ha tanta pazienza e perseveranza pure quando si tratta di tenere la rotta sulla formazione e la sicurezza stradale; la determinazione con cui gli Studi si sono preparati in questi anni al passaggio definitivo al digitale per il Documento Unico non può che segnare finalmente lo sbocco e la prova professionale più importante di un’intera categoria per gli Studi: le cose funzionano quando le persone vogliono farle funzionare, nelle parole di Yvonne Guarnerio.

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