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Como, il taxi boat rende il turismo accessibile a tutti

Como, il taxi boat rende il turismo accessibile a tutti

| il 11, ott 2018

A Como, a settembre, è stato inaugurato il primo taxi boat accessibile anche alle persone con disabilità delle acque del Lario. Un’importante iniziativa che guarda a un turismo accessibile e permette quindi di godere delle meraviglie italiane a tutte le persone che le vogliano visitare.

L’iniziativa è stata realizzata dal Consorzio Motoscafi del Lario (CML), un Consorzio che riunisce le varie società di trasporto pubblico locale non di linea, vincitrice del bando pubblicato dal Comune di Argegno per la concessione di una licenza per una imbarcazione veramente accessibile a tutti. Un progetto che mira a rispondere alle molteplici richieste che arrivano da utenti e turisti che si muovono nel Lago di Como e tende ad abbattere le barriere architettoniche che impediscono la mobilità in autonomia. L’imbarcazione, infatti, è stata adeguata con una pedana che permette l’accesso in totale autonomia anche alle persone con disabilità.

Testimonial d’eccezione di questa iniziativa, un atleta paralimpico sempre al top: Pietro de Maria, fresco titolo europeo nello slalom e bronzo all’Eurotours, medaglie queste che vanno ad aggiungersi al suo ormai strabordante palmares. De Maria ha “tenuto a battesimo” il taxi boat e si augura che questa iniziativa possa essere di stimolo per le amministrazioni comunali che si affacciano al lago, al fine di poter creare dei percorsi accessibili. Il solo taxi, è convinto de Maria, non è sufficiente e occorrono anche pontili accessibili oltre ai locali e ai servizi in prossimità del lago.

«Sono posti belli questi – ci dice Marco Morganti del Consorzio Motoscafi del Lario -, ma ricchi di barriere architettoniche. A Como il lavoro da fare è ancora tanto, perché non ci sono pontili accessibili». Vale a dire che si riesce ad accedere al taxi boat ma non al pontile, un piccolo paradosso. «In altre realtà – continua Morganti – sono molto più avanti in tema di accessibilità, a Venezia ad esempio c’è l’obbligo per ogni società di trasporti, di dotarsi di un mezzo accessibile».

Un progetto di turismo accessibile appena avviato, infatti sul sito del CML (http://cmlcomo.it/) non vi è ancora traccia di questa iniziativa, ma assicura Morganti che «presto sarà aggiornato», la speranza è che sia solo l’inizio. Pietro de Maria, il testimonial individuato per l’iniziativa è un esempio di tenacia e coraggio, gli ingredienti necessari per amministratori locali e società di trasporto, per sviluppare progetti come questo.

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