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martedì 22, Ottobre 2024

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Cima

Nel 2016 veicoli non assicurati in calo, sono 2,9 mln (6,7% totale)

Nel 2016 veicoli non assicurati in calo, sono 2,9 mln (6,7% totale)

| il 06, Lug 2018

La media sale al Sud, raggiungendo il 10,7% del totale. Nel Centro Italia l’incidenza è pari al 6,6%, mentre al Nord il valore è al 4,3%

Nel 2016 è calato il numero dei veicoli che in Italia circolano senza copertura assicurativa. Secondo la relazione annuale dell’Ania, illustrata ieri dal presidente Maria Bianca Farina all’assemblea dell’associazione, il dato si è attestato a 2,9 milioni e rappresenta il 6,7% del totale del parco circolante. Nel 2015, ricorda il documento, i veicoli non assicurati erano stimati in 3,4 milioni. Nel dettaglio, spiega l’Ania, la media sale nel Sud del Paese, raggiungendo il 10,7% del totale (nel 2015 era l’11,1%). Nel Centro Italia l’incidenza è pari al 6,6% (era l’8,2% nel 2015), mentre al Nord il valore è al 4,3% (5,2% nel 2015).

Al calo registrato durante lo scorso anno, si legge, “potrebbe avere contribuito il processo di dematerializzazione del contrassegno di assicurazione, entrato in vigore nell’ottobre 2015, che ha cominciato a produrre i suoi maggiori effetti proprio nel corso del 2016 e che permette di verificare la regolarità della copertura assicurativa dei veicoli in modo automatico direttamente dalle Forze dell’Ordine su strada”.

“Purtroppo, ad oggi, non è ancora possibile effettuare l’altra tipologia di controllo prevista dalla legge n. 27 del 2012, ossia attraverso dispositivi o apparecchiature che effettuano l’accertamento da remoto (tramite la lettura delle targhe in circolazione mediante dispositivi telematici di rilevazione a distanza). Non è stata infatti ancora emanata – ricorda l’Ania – la normativa che definisce le caratteristiche di tali sistemi di rilevamento a distanza e le modalità di attuazione del sistema. Sicuramente questa modalità permetterebbe di effettuare in modo automatico e veloce un numero ben più ampio di verifiche rispetto a quelle eseguite da parte delle Forze dell’Ordine – conclude l’associazione – e ridurre in modo più incisivo le frodi di coloro che viaggiano privi di copertura assicurativa”.

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