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STED, prendere il largo in tempo reale

STED, prendere il largo in tempo reale

| il 29, apr 2019

Nel Paese delle riforme attese, una, annunciata più volte dal 2006, riguarda il mondo Nautico e cioè lo Sportello Telematico del Diportista. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 27/02/2019 del DPR n. 152 del 14.12.2018 ne è stato finalmente avviato il percorso per la regolamentazione.

Cos’è lo STED e cosa ne prevede la tabella di marcia?

«Stiamo parlando del Sistema Telematico Centrale delle Navi e delle Imbarcazioni da Diporto che darà vita anche allo STED, lo Sportello Telematico del Diportista che sarà operativo nelle Capitanerie, negli Uffici Circondariali Marittimi negli Uffici Provinciali della Motorizzazione civile e anche presso gli Studi di Consulenza Nautici abilitati. Negli STED si procederà all’iscrizione delle imbarcazioni, con emissione di una sigla alfanumerica nazionale non più legata alla Capitaneria di Porto. Inoltre si potranno aggiornare le licenze di navigazione con l’emissione di un nuovo documento, eseguendo tutte le operazioni che attualmente sono svolte dalle Capitanerie in materia di Pubblicità Navale. Il decreto entrato in vigore il 14 marzo di quest’anno, per essere pienamente attuato dovrà attendere l’emanazione di ben sei decreti ministeriali che dovranno regolarne le procedure, per i collegamenti telematici tra gli STED e l’Archivio Centrale della Nautica, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti».

Una sorta di Sportello Telematico dell’Automobilista in chiave Nautica ?

«Sì, ricalcherà nella sua funzionalità operativa, quanto ottimamente realizzato per le autovetture con gli STA (Sportelli Telematici dell’Automobilista), i quali in tempo reale iscrivono, trascrivono e aggiornano i documenti dei mezzi circolanti su strada».

Finiranno le lunghe attese per la Licenza di navigazione ?

«Sicuramente con la riforma a regime, riusciremo a soddisfare le esigenze dei diportisti, attraverso un sistema di collegamento all’Archivio Centrale della Nautica, e cioè il SISTE (Sistema Telematico della Nautica da Diporto), con il quale si potrà in tempo reale reperire i dati giuridici e tecnici delle imbarcazioni».

Il sistema a suo parere riscontra ancora delle criticità progettuali ?

«Nel suo insieme la riforma che si attendeva da 12 anni, data della presentazione del proposta di legge, ha ancora alcune criticità, che saranno oggetto di valutazioni successive, soprattutto nell’ottica di una vera semplificazione delle attuali procedure. Penso ad esempio alla mancanza di collegamento con l’Agenzia delle Entrate per la Registrazione in tempo reale degli atti redatti e autenticati dagli STA, oppure al collegamento con il Ministero delle Telecomunicazioni per il rilascio della Licenza VHf».

Le nuove procedure colmeranno il gap tra l’Italia e gli altri Paesi europei che già si sono dotati di sistemi informatizzati?

«Per L’Unione Europea il concetto di crescita sostenibile nelle tematiche amministrative legate al diporto, ruota intorno a strategie tese ad attenuare e risolvere gli effetti della grande crisi iniziata nel 2008. Per questi motivi, il Registro Telematico delle Imbarcazioni fortemente voluto da UNASCA attraverso il Progetto Galileo a cui ho avuto l’onore di partecipare con Fabio Becucci nel 2006 presso l’Università di Bologna, prevede una semplificazione procedurale che assolutamente, non deve confondersi con l’abbandono di tutele giuridiche a cui lo Sportello Telematico del diportista sarà deputato, ma la sua attuazione sicuramente, rappresenta un importante opportunità per il settore Studi ed Autoscuole di UNASCA, che potrà fornire un aiuto professionale e concreto alla ripresa del mercato della nautica italiana».

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