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Veicoli connessi, la DG Move sceglie gli esperti europei

Veicoli connessi, la DG Move sceglie gli esperti europei

| il 26, ago 2019

Con il documento “Sulla strada della mobilità automatica: la strategia dell’Ue per la mobilità del futuro”, la Commissione europea ha annunciato l’intenzione di istituire un’unica ampia piattaforma che possa raggruppare tutti i soggetti, pubblici e privati,​ interessati alla coordinazione dei test su strada e alla pre-distribuzione dei veicoli autonomi, per una mobilità connessa e automatizzata (CAM).

La DG MOVE, Direzione generale della Mobilità e dei trasporti della Commissione, d’intesa con la Direzione Generale delle reti, contenuti e tecnologie della comunicazione (DG CNCT), la Direzione Generale Mercato interno, industria, imprenditorialità e PMI (DG GROW) e la Direzione Generale per la ricerca e l’innovazione (DG RST), ha istituito un gruppo informale di esperti. Il gruppo avrà il compito di fornire consulenza e supporto alla Commissione nel campo delle attività di prova e di pre-distribuzione, per la collaborazione cooperativa, connessa, automatizzata e autonoma (CCAM).

In particolare, il gruppo avrà il compito di assistere la Commissione nelle seguenti aree tematiche:
a) nel coordinamento delle attività di ricerca, sperimentazione e pre-distribuzione della CCAM, al fine di aumentarne l’efficienza e l’efficacia, ovvero di integrare i forum esistenti a livello dell’Ue;
b) nell’ambito delle attività di test e di pre-distribuzione. L’implementazione della CCAM impone sfide relative all’accesso e allo scambio di dati, alle infrastrutture del trasporto stradale, all’infrastruttura digitale, alle tecnologie di comunicazione, alla sicurezza informatica, alla sicurezza stradale e ai sistemi giuridici (Codici della Strada);
c) nel settore della comunicazione. La Commissione europea ha annunciato che istituirà una partnership, nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale, per la pianificazione strategica dei programmi di ricerca e pre-distribuzione, sulla mobilità senza conducente sia in ambito Ue, sia ai singoli livelli nazionali.

La Commissione ha voluto porre un limite massimo di 100 partecipanti al gruppo di esperti che possano partecipare attivamente agli incontri periodici. Delle oltre 200 richieste di partecipazione, solo 30 domande sono state accettate. I soggetti coinvolti spaziano dagli esperti di informatica, telecomunicazioni, infrastrutture, trasporti professionali (merci e viaggiatori), costruttori di veicoli (a motore e non), automazione, fornitori di elettricità e non da ultimo, dai professionisti della formazione.

Tra i vari candidati, per la formazione, ne esce vittoriosa la nostra EFA. La Federazione Europea di Autoscuole, rappresentata da UNASCA a livello nazionale, sarà protagonista nella sezione Formazione. Qui EFA contribuirà a un ulteriore inserimento di tecnologia nei veicoli e nelle infrastrutture; soprattutto come possa esser accettata dalla folta comunità degli utenti deboli. Il passaggio tecnologico dai veicoli SAE3 a SAE4 (Society of Automotive Engineers avrà senz’altro conseguenze di enorme portata nelle abitudini di motociclisti, ciclomotoristi, ciclisti e pedoni, che dovranno essere istruiti sui rischi associabili ai propri comportamenti, spesso imprevedibili per i veicoli ad elevata automazione. Oppure per comportamenti rischiosi come quelli degli animali da sella o da pascolo.

I lavori entreranno nel vivo con i primi di settembre, dopodiché seguiranno una serie di incontri mensili per l’anno a venire.

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