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Cima

DGT Sud, Umberto Volpe è il nuovo direttore. L’intervista

DGT Sud, Umberto Volpe è il nuovo direttore. L’intervista

| il 16, feb 2022

Direttore Volpe, qual è ad oggi la criticità nella Motorizzazione che necessita di urgenti interventi operativi?
«Direi senza dubbio la carenza di personale: gli uffici periferici della Motorizzazione sono in grave deficit di addetti. Si attende l’avvio delle nuove procedure concorsuali per provare a rimpinguare gli organici, rendendoli più adeguati alle esigenze del territorio. È il primo impegno che ho preso col Capo Dipartimento e che cercherò di perseguire con tutti i mezzi a mia disposizione».

Quali cambiamenti ha prodotto l’emergenza Covid sia per gli utenti che per il vostro personale?
«La recente revisione delle procedure a quiz, con la riduzione a trenta domande e la durata di 20 minuti nella compilazione delle risposte per le patenti A e B, dovrebbe portare ad un aumento della produttività degli uffici. È necessario, però, tenere conto dei protocolli sanitari vigenti a causa dell’emergenza in atto, evitando esposizioni al rischio del personale esaminatore. Inoltre, le nuove norme in materia di obbligo del green pass per gli utenti della Motorizzazione, sia per l’accesso agli sportelli che per l’accesso alle sale esami ed alle prove di guida, dovrebbe garantire una maggiore sicurezza sia per l’utenza che per il personale degli Uffici, in attesa che si superi il picco di contagi, si spera entro il prossimo mese di marzo».

In termini pratici come si declina, oggi, il rapporto tra utenza e Motorizzazione?
«L’emergenza in atto impone procedure di accesso agli uffici che consentano il contingentamento degli accessi ed il rispetto delle norme in materia di distanziamento sociale e di rispetto delle norme di prevenzione (mascherine, controllo della temperatura, ecc.). Le recenti disposizioni in materia di obbligo del green pass per l’accesso ai servizi di Motorizzazione sono state viste come un ottimo risultato da tutto il personale».

E nell’immediato futuro, quali sfide vi attendono?
«Sicuramente la digitalizzazione delle procedure: il futuro delle Motorizzazioni passa infatti attraverso una revisione, anche normativa, di tutte le procedure operative, a partire dall’accesso agli sportelli, per finire alla fornitura delle prestazioni di istituto. Il progetto SPC-Cloud, in fase di definizione, prevede la modifica delle procedure di presentazione delle pratiche agli sportelli, l’istituzione di un Centro Servizi a disposizione del cittadino che fornisca informazioni preliminari all’accesso agli uffici, oltre ad altre azioni attualmente in fase di sviluppo. L’importanza di questo progetto deriva anche dall’approccio “bottom-up” che si è dato, cioè dal coinvolgimento degli uffici territoriali della Motorizzazione nella redazione delle specifiche di progetto delle nuove procedure. Si spera, nei prossimi mesi, di vedere le prime novità derivanti da questo progetto».

E altri imperativi che si è prefisso per favorire la evoluzione operativa della Motorizzazione?
«Sicuramente la trasparenza dell’attività amministrativa: per me è un vero e proprio “mantra”… Il funzionario della Motorizzazione deve ritrovare e difendere la propria dignità e la consapevolezza del proprio ruolo sociale, in quanto soggetto coinvolto in prima persona nella tutela del bene “Sicurezza stradale”. Troppo spesso, purtroppo, l’opera di chi agisce nel pieno rispetto della legalità, la grande maggioranza dei colleghi, viene messa in ombra dal comportamento di pochi irresponsabili che operano in maniera non corretta. In questa battaglia, la collaborazione delle associazioni di categoria dell’utenza specializzata è di fondamentale importanza: solo insieme si potranno isolare i comportamenti scorretti a vantaggio di chi opera nel pieno rispetto della legalità».

Che lezione trarre dalla pandemia, nel prosieguo della vostra attività?
«Innanzitutto ci dobbiamo auguriamo che questa fase di emergenza sanitaria possa terminare al più presto. Abbiamo tutti bisogno di tornare alla normalità effettiva, di recuperare dei rapporti sociali più diretti ed efficaci. È necessario, però, cercare di mantenere i fattori positivi, pur pochi, che hanno caratterizzato questo periodo. Razionalizzazione degli accessi agli uffici, implementazione delle procedure on-line, ottimizzazione delle procedure, sono solo alcune delle sfide che ci aspettano nei prossimi anni, e noi dobbiamo farci trovare pronti e solidali nell’affrontarle».

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