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Sicurezza stradale e infortunio in itinere: capire per prevenire

Sicurezza stradale e infortunio in itinere: capire per prevenire

| il 28, giu 2019

Il 20 giugno scorso, presso la sontuosa Villa Foscarini Rossi a Stra, nel Veneziano, si è svolto il 13˚ Congresso europeo di Behavior-Based Safety (BBS), ovvero il più grande evento scientifico in Europa dedicato alla gestione efficace dei comportamenti di sicurezza sul lavoro. Visto il notevole incremento degli incidenti sul lavoro correlati alla guida, denunciato dall’INAIL per l’anno 2018, UNASCA ha deciso di partecipare all’evento per meglio comprendere quale strada poter compiere insieme alla comunità scientifica gestita dal Professor Fabio Tosolin.

Il Sole24Ore definisce la situazione meglio di chiunque altro: “L’infortunio in itinere consiste nell’infortunio subito dal lavoratore durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, o durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro, se il lavoratore ha più rapporti di lavoro. Inoltre, se non è presente un servizio di mensa aziendale, l’evento può ricomprendere anche il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. La giurisprudenza ha allargato il concetto di infortunio in itinere, facendo rientrare in questa fattispecie anche la caduta o le lesioni riportate dal lavoratore in seguito a uno scippo subito durante il percorso casa-lavoro. Il rischio inerente il percorso fatto dal lavoratore per recarsi al lavoro è protetto perché ricollegabile, pur in modo indiretto, allo svolgimento dell’attività lavorativa”. Va da sé che ragionare su un percorso di formazione adeguato in tal senso sia necessario per le aziende e i loro dipendenti.

Come ogni anno, il congresso BBS è organizzato dall’associazione scientifica italiana di Analisi del Comportamento AARBA – Associate Chapter di ABA International. Anche la 13a edizione del congresso BBS, ha visto l’intervento di esperti internazionali di Analisi del Comportamento nel ruolo di relatori e di referenti di aziende nazionali e multinazionali chiamati a testimoniare l’impatto che la BBS ha portato nelle rispettive realtà aziendali e la loro esperienza.

I principali temi trattati quest’anno sono stati: il benessere e stress lavoro correlato; la cultura e valori di sicurezza; l’efficacia dei processi di sicurezza aziendali; il coinvolgimento di persone provenienti da culture diverse nei processi di sicurezza; le caratteristiche che un processo di BBS deve avere per garantire i risultati riportati in letteratura; le accortezze per la gestione dei contractor; la gestione del sistema premiante per la sicurezza; l’apprendimento e motivazione ai comportamenti di guida sicura.

A precedere l’evento, nel pomeriggio del 19 giugno, si è svolto il workshop attinente le tecniche di “Behavioral Incident Analysis”, per scovare le cause ambientali che hanno portato a un incidente ed evitarne la replica in futuro. Notevoli gli spunti, anche in funzione di eventuali collaborazioni future con il mondo della formazione associativa.

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