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Cima

Autoscuole francesi: sì alla tecnologia, da usare in aula

Autoscuole francesi: sì alla tecnologia, da usare in aula

| il 05, lug 2021

A Lille si è tenuta la 57ª Assemblea Generale di CNPA, l’associazione francese di autoscuole. È grande la voglia di ricominciare dopo la lunga pausa lavorativa dovuta alla pandemia. Il mercato delle autoscuole ha tenuto abbastanza bene, anche grazie ai generosi contributi elargiti dallo Stato. Gli allievi sono tornati a frequentare le autoscuole e tra i titolari c’è una frizzante energia di voler tornare ai ritmi e le battaglie vissute nel periodo che ha preceduto l’incubo Covid-19.

Le scuole guida francesi stanno imparando a convivere con le grandi piattaforme informatiche che alla ricerca dell’eldorado, si sono gettate a capofitto nel settore della formazione alla guida. Sembra che anche queste grandi strutture abbiano compreso che il settore è molto complesso, disarticolato, e che alla fine possano fare guadagni migliori in altri settori o erogando altri servizi (ad esempio assicurativi).

Anche quest’anno alla bandiera transalpina è stato aggiunto un po’di verde. Un colore che porta speranza, un colore offerto da UNASCA. Manuel Picardi è stato a nuovamente chiamato a rappresentare l’associazione italiana e quella europea, per parlare delle attività svolte nel corso dell’ultimo anno, e soprattutto dei nuovi progetti in cantiere. Alla tavola rotonda di domenica pomeriggio, davanti a una platea di centinaia di titolari di autoscuola, Picardi ha spiegato al Ministro francese delle Piccole e Medie Imprese, Alain Griset, il ruolo fondamentale delle autoscuole europee per la diffusione della sicurezza stradale.

«Stiamo sviluppando uno studio scientifico in collaborazione con diverse università sull’importanza di seguire i corsi di teoria in aula, soprattutto nelle materie riguardanti la sicurezza stradale. L’esperienza della formazione online erogata agli studenti delle scuole dell’obbligo o superiori, ha dimostrato come sia risultata poco efficace questa misura per il corretto apprendimento dei ragazzi. In mancanza di alternative, nella straordinaria situazione pandemica, non abbiamo avuto alternative, ma noi abbiamo bisogno di formare gli studenti, non di informarli e basta» dice Picardi. La tre giorni di lavori si chiude domenica sera, piena di promesse e aspettative. Prossimo appuntamento, ai primi di giugno del 2022.

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